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Le progressioni economiche devono poter rappresentare, per il personale del nostro Dicastero, lo strumento essenziale che riconosca e valorizzi le professionalità e competenze maturate. Ma per dare efficacia a questo strumento, è fondamentale:
✔ Definire tempestivamente il piano per il 2025, con l'allocazione delle corrispondenti risorse nel FRD.
✔ Rispettare la cadenza annuale, per avere un sistema che superi la logica dell'eccezionalità.
Tre buoni motivi per agire:
Le RSU fanno faville, giustamente si vota quasi a primavera e chi era in letargo si sta svegliando. Peccato che per questi soggetti l’autunno immediatamente dopo le votazioni ed i fatti lo dimostrano e sono inconfutabili, si ritorna al classico grazie all’Amministrazione e alla firma facile e scontata.
Pensate che chiedono di dare la possibilità ai neoassunti di fare la domanda per accedere a maggio al co-working, quando sono stati proprio loro presenti al tavolo a farli escludere. I paladini
L’equità nel trattamento economico e professionale è un principio fondamentale per garantire un ambiente di lavoro sano e motivante. Le disparità tra uffici centrali, territoriali, UCB o tra i diversi servizi all’interno del MEF, porta inevitabilmente a tensioni e demotivazione, con il rischio che ciò possa generare una "corsa" verso le posizioni più remunerative, minando dell’efficienza complessiva del sistema.
La UIL ha sempre lottato affinché ogni lavoratore abbia pari dignità e
ll tema del mancato adeguamento dei fondi accessori rispetto all'aumento del personale e all'innalzamento delle quote per le posizioni organizzative è una questione cruciale per i lavoratori del MEF.
Questo tema ha un impatto diretto sulle retribuzioni, con una perdita stimata che può arrivare a 600-700 euro netti all'anno. Una cifra non trascurabile, soprattutto se consideriamo il contesto di inflazione e il crescente costo della vita.
Il fatto che la UILPA non abbia firmato il CCNL