Nei giorni scorsi abbiamo richiesto all’Amministrazione, con due note separate pubblicate anche sul nostro sito (vedi richiesta 17/10/2016 e richiesta 19/10/2016) alcuni chiarimenti, con lo scopo da un lato di verificare che siano state garantite le prescrizioni contenute nel CCNL atte ad assicurare le condizioni minime di validità della procedura, e dall’altro di cercare di districare quanto più possibile i legittimi dubbi e le difficoltà che il personale sta affrontando, in particolar modo in relazione allo sciagurato esame finale previsto dai bandi.
Purtroppo però i dubbi restano tali, in quanto la risposta avuta è stata, oltre che ampiamente incompleta, decisamente poco esaustiva.
Infatti, con nota n. 118709 del 25/10/2016, che si allega in copia. Il DAG si limita a dare risposte estremamente scolastiche e generiche, anzi omettendo di toccare determinati argomenti come ad esempio la situazione che dovranno affrontare le Commissioni Tributarie Regionali e Provinciali durante le sessioni di esame, che coincideranno con centinaia di udienze già calendarizzate; o ancora il metro di valutazione che la Commissione utilizzerà per “pesare” le cause di assenza per le prove programmate (ci saranno certificati medici più “nobili” di altri?).
Inoltre, ciò che ci appare strano è il fatto che l’Amministrazione abbia risposto solo alla seconda nota, omettendo completamente di considerare la precedente, in cui oltretutto ci limitavamo a chiedere dei dati assolutamente oggettivi, quali il numero dei partecipanti alle procedure divisi per aree e posizioni economiche di appartenenza, e soprattutto il dovuto riscontro della effettiva messa a conoscenza, a tutti gli aventi diritto, della documentazione concorsuale e delle successive comunicazioni riguardanti scadenze ed altri termini inderogabili.
Ci auguriamo che le motivazioni siano esclusivamente di carattere tecnico e che quanto richiesto ci venga fornito nei prossimi giorni. Non vorremmo neanche pensare che tale dimenticanza possa costituire una sorta di cortina fumogena volta a celare eventuali cause di annullamento, anche parziale, della procedura dovuta al mancato rispetto di quanto prescritto dall’art. 18 comma 6. Restiamo in speranzosa attesa.
Roma, 26 ottobre 2016
Il Coordinamento