Questa O.S. è venuta a sapere che la Corte dei Conti ha registrato il dPCM di riorganizzazione del MEF, a seguito delle risposte fornite dall'Amministrazione in merito ai rilievi e alle osservazioni che l'Organo di controllo aveva sollevato.

Come noto, questa O.S. ha da subito rappresentato i propri dubbi e le proprie contrarietà rispetto a una riorganizzazione che si caratterizzava fortemente dall’essere "calata dall'alto", e dall’essere stata disegnata frettolosamente da poche persone, a fine giugno 2019, senza tener minimamente conto dei problemi tangibili delle varie strutture e senza alcuna condivisione con le OO.SS e con i lavoratori.

Nel dettaglio, ricordiamo che i rilievi evidenziati dalla Corte dei Conti hanno riguardato vari punti che di seguito riportiamo:

mancata indicazione del termine entro il quale adottare i vari DM attuativi del dPCM di riorganizzazione in questione;

mancata conformità del summenzionato dPCM di riorganizzazione alla normativa in materia di controlli di regolarità amministrativa e contabile;

mancato riferimento, tra le competenze del DAG - DRIALAG e DP, alle Commissioni tributarie e al personale delle medesime;

creazione di un nuovo posto dirigenziale di prima fascia alle dirette dipendenze del Capo di Gabinetto, senza adozione preventiva di adeguato regolamento di riorganizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Gabinetto;

creazione, all'art. 21 del citato dPCM di riorganizzazione, di "strutture tecniche di coordinamento di cui il Ministro si avvale", senza specificare dove si rinvenisse non solo il presupposto normativo di riferimento ma la natura stessa delle suddette strutture e delle loro attribuzioni di pertinenza.

Si tratta quindi di 5 osservazioni molto incisive e penetranti, in aggiunta alle quali la Corte dei Conti avrebbe somministrato al Capo Dipartimento DAG una vera e propria lezione di "tecnica di redazione normativa", evidenziando errori di citazioni di norme e di riferimenti nelle premesse del dPCM in esame e, da ultimo, la mancata adozione della relazione tecnico-normativa del decreto, come previsto per tutti gli atti normativi del Governo.

Ci piacerebbe conoscere le risposte “esaurienti” fornite dall'Amministrazione alla Corte dei Conti, considerato che, in base alla legge sulla trasparenza, dovremmo poter leggere tutte queste note sul sito istituzionale del MEF, dove invece non si riesce a trovare nulla al riguardo.

Siamo sicuri anche che il Capo Dipartimento DAG e il suo staff si prodigheranno ad adeguare con urgenza il sito istituzionale del Ministero a quanto previsto dalle norme vigenti, senza continuare nell'attuale situazione di illegittimità.

Siamo certi che il Capo Dipartimento DAG, il suo staff e il Direttore del personale, che sono spesso impegnati con la partecipazione a eventi e convegni dentro e fuori dal Palazzo e poco attenti alle esigenze dei dipendenti del Ministero, sapranno trovare urgentemente il tempo necessario per convocare le OO.SS.. Questo perché l'attuazione del d.P.C.M. di riorganizzazione, che oltretutto sembra che abbiano fortemente voluto, non sarà affatto un lavoro semplice e di basso profilo.

Ecco qui di seguito alcune domande su cui ancora oggi, secondo la nostra sensazione, si riscontra un buio totale da parte dell'Amministrazione e che al contrario si dovrebbero trovare urgenti risposte e soluzioni:

come sarà gestita la fase attuativa del d.P.C.M. di riorganizzazione e con quale tempistica? I DD.MM. di attuazione quando saranno adottati? Fino all'adozione dei DD.MM. di attuazione continueranno ad operare gli uffici esistenti? In che forme e con quale personale?

Come sarà gestita la fusione delle Direzioni interessate all'interno dei singoli Dipartimenti? e la consequenziale creazione di nuovi Servizi? Ci sarà un lasso temporale in cui le Direzioni soppresse e/o fuse continueranno a operare con gli uffici dirigenziali di II fascia esistenti? Come sarà gestita questa grossa criticità da parte dell'Amministrazione?

Come sarà gestita la mobilità del personale delle Direzioni soppresse e degli Uffici di II fascia oggi esistenti? Con quali modalità e con quali criteri l'Amministrazione assicurerà la piena funzionalità dei servizi e la tutela del personale impiegato? Ci saranno interpelli anche per il personale delle Aree? E con quali tempistiche?

In che misura sarà attuata la riduzione delle posizioni dirigenziali di II fascia prevista dall'art. 19 del d.P.C.M.? Si inciderà soltanto sulle dotazioni organiche teoriche o ci sarà anche un intervento sulle posizioni dirigenziali effettivamente già esistenti? Qualcuno al DAG si è mai preoccupato di fare queste verifiche?

Come sarà ideata la riduzione degli uffici territoriali prevista dall'art. 17 del d.P.C.M.? Entro quale tempistica sarò adottato il relativo DM di attuazione? Quando potremo conoscere gli orientamenti dell'Amministrazione su questo tema?

Come saranno gestiti gli interpelli dirigenziali di I e di II fascia relativi dalla nuova organizzazione del MEF? Quando si verificherà la decadenza dagli incarichi dirigenziali in essere? Ci saranno dirigenti che, a seguito della soppressione degli Uffici, resteranno privi di incarico?

Entro quale data sarà emanato il summenzionato decreto di riorganizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro? Come sarà attribuito il novello posto dirigenziale di I fascia istituito presso il Gabinetto del Ministro? Il MEF potrebbe rischiare di finire sui giornali come già avvenne nel noto caso dell'attribuzione del posto dirigenziale di I fascia all'attuale Direttrice di Gabinetto, ossia operando con la sola chiamata diretta da parte di un ente regionale per il diritto allo studio?

Sono previste stabilizzazioni dei comandati in scadenza che rischiano di perdere la professionalità acquisite negli anni, specie in quegli uffici già in carenza di organico e che avranno sostanziali modifiche riorganizzative con l’applicazione di questo decreto?

In attesa di un urgente riscontro e nella speranza di ricevere da parte del Capo Dipartimento DAG, del suo staff e del Direttore del personale una convocazione in tempi rapidi, al fine di poter dare risposte certe ai numerosi interrogativi che le dipendenti e i dipendenti del Ministero ci stanno ponendo in questi giorni, porgiamo distinti saluti.

Roma, 20 settembre 2019

           Il Coordinatore Generale                                     Il Coordinatore Sostituto        

             Andrea G. Bordini                                                 Nicola Privitera

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