Questa O.S. è venuta a sapere che in questi giorni che c’è chi dice no!

Ossia la Corte dei Conti ha negato la registrazione del dPCM di riorganizzazione del MEF, rinviando al mittente ovvero al Capo Dipartimento DAG il fascicolo, con due pagine “corpose” di annotazioni e di osservazioni sul decreto in questione.

Com’è noto, questa O.S. aveva, fin da subito, rappresentato i propri dubbi e le proprie perplessità rispetto a una riorganizzazione che: risultava essere "calata dall'alto"; disegnata frettolosamente, da poche persone a fine giugno u.s.; architettata senza una consumata conoscenza delle problematiche delle strutture e senza alcuna fattiva condivisione con le OO.SS che rappresentano i lavoratori

Non volevamo certo assurgere al ruolo di profeti in patria o di sventure… e non ci interessa assolutamente recitare quel ruolo ma non possiamo non affermare oggi che, forse, avevamo un tantinello di ragione! Infatti leggendo i rilievi formulati dalla Corte dei Conti, si desumono chiaramente i numerosi dubbi espressi da parte dell'Organo di controllo. Oltretutto, spesso, coincidenti proprio con quanto riportavamo e facevamo osservare nei nostri precedenti comunicati e con nota indirizzata anche alle Autorità politiche competenti.

Segnaliamo, in particolare, che la Corte dei Conti si sofferma sui seguenti punti:

  1. Sulla mancata indicazione del termine entro il quale si debbano adottare i DD.MM. attuativi del dPCM di riorganizzazione;
  2. Sulla mancata conformità del dPCM di riorganizzazione alla normativa in materia di controlli di regolarità amministrativa e contabile;
  3. Sul mancato riferimento delle competenze del DAG - DRIALAG e DP anche alle Commissioni tributarie e al personale delle medesime;
  4. Sull’istituzione di un novello “posto dirigenziale di prima fascia” alle dirette dipendenze del Capo di Gabinetto, senza che sia adottato preventivamente il necessario regolamento di riorganizzazione degli stessi Uffici di diretta collaborazione;
  5. Sulla creazione, all'art. 21 del dPCM di riorganizzazione, di "strutture tecniche di coordinamento di cui il Ministro si avvale", senza specificare il presupposto normativo di riferimento, la natura di dette strutture e le loro attribuzioni.

Si tratta di cinque rilievi che, secondo il nostro modestissimo parere, appaiono già molto rilevanti. Inoltre sembrerebbe che in aggiunta agli stessi, la Corte dei Conti avrebbe “somministrato” al DAG una vera e propria lezione di "tecnica di redazione normativa", evidenziando: errori di citazioni di norme e di riferimenti nelle premesse del dPCM e la mancata predisposizione di un’idonea relazione tecnico-normativa del decreto, come previsto per tutti gli atti normativi del Governo. Certo che difettare nell’adozione di
un’adeguata relazione tecnica proprio al MEF… appare quasi paradossale!

L'Organo di controllo avrebbe altresì concesso, al Capo Dipartimento DAG, i canonici 30 giorni di tempo per rispondere ai rilievi mossi, concedendo, altresì, vista la stagione estiva un’ancora di salvataggio: "l'Amministrazione potrebbe anche ritirare il provvedimento in sede di autotutela, al fine di porre nel nulla il decreto di riorganizzazione".

Insomma, ancora una volta, rimandati a Settembre, e in aggiunta con i compiti per le vacanze estive.

Quindi il planning al MEF, di cose da fare e da programmare per Settembre, si arricchisce sempre più!

Che dire? Davvero un’altra bella figura collezionata dai vertici del Mef e dal loro staff! Vertici che non perdono mai occasione pubblicamente di incensarsi… però in barba ai tanto cari proverbi delle nostre tradizioni… che ci pare dicessero …chi si loda, si imbroda.

Ci auguriamo quindi che visto l’approssimarsi delle ferie estive, che qualcuno tra un bagno e l’altro, abbia parecchie cose a cui pensare. Magari riflettendo all’ombra del sole cocente e della canicola… sorseggiando un fresco mojito … penserà che forse si poteva partecipare a qualche convegno e seminario in meno… al fine di ponderare meglio se e in quali modalità si dovesse predisporre un dPCM di riorganizzazione del MEF adeguato e inattaccabile. Ma non bisogna mai fare le cose di fretta … Bisogna che qualcuno in futuro abbia un approccio adeguato e fedele ai contesti quotidiani e all’esperienza di vita lavorativa ordinaria che si deve osservare quotidianamente.

Magari, proprio, partendo da reali ed effettive esigenze dei lavoratori e non, al contrario, dall’alto … si sarebbe evitato di ridurre il riordino del MEF a mere istituzioni di nuovi posti, di novelle poltronissime e strutture… solo per accontentare qualche eminenza grigia… che era rimasta al palo!

Noi lo avevamo affermato fin dall'inizio che quel riordino non s’aveva da fare perché non ci convinceva, ma come spesso accade, come Cassandra non siamo stati ascoltati e tenuti nella giusta considerazione. Si è preferito dare retta a qualche sigla che si è subito profusa in sospetti ringraziamenti verso l’Amministrazione. Quasi quasi ci verrebbe pure a noi la voglia di ringraziare il cielo perché la Corte dei Conti …dice no!

Ora, dopo i rilievi formali espressi della Corte dei Conti speriamo che le conseguenze di tali scelte accelerate e non condivise… saranno finalmente sotto gli occhi di tutti!

Non possiamo, inoltre, non rappresentare a qualche sigla, che forse essendo troppo impegnate nei ringraziamenti e anche in future standing ovation, farebbero bene a leggere attentamente i foglietti illustrativi, perché a seguire i veri bugiardini non si sbaglia mai… mentre a seguirne altri… forse sì!

Quindi per questo noi dobbiamo continuare a vigilare sul rispetto della legalità e della trasparenza dell'operato dell'Amministrazione per tutelare le ragioni e gli interessi dei lavoratori.

Tenendovi ben informati, dopo la pausa estiva, sugli sviluppi di questo incredibile dPCM di riorganizzazione.

To be continued…

Roma, 9 agosto 2019

                                                                                             Il Coordinamento