Oramai tutti sapete che il 24 luglio u.s. si è tenuta la riunione in merito alla distribuzione delle risorse del Fondo Risorse Decentrate per il 2018
(ex FUA). Visto il rinvio tecnico, ci saremmo aspettati che l'Amministrazione portasse al tavolo del materiale e ci stupisse con effetti speciali e report mirabolanti... sulle varie criticità emerse …e invece nulla! Ma galeotta fu la settimana.
Noi abbiamo ribadito la nostra posizione in quanto avevamo raccolto le richieste dei lavoratori. Abbiamo, pertanto, ritenuto corretto richiedere all’Amministrazione, quantomeno:
di erogare immediatamente le sole risorse, pari a circa 30 milioni di euro (ossia l’80%), inerenti la performance organizzativa nazionale e territoriale come previsto dall’accordo stesso;
di realizzare le progressioni economiche per il 2019, di cui si legge solo una clausola programmatica per il 2020, con il beneplacito di alcune OO.SS., anche se non ci sono rassicurazioni in tal senso;
di rinviare, ad accordi successivi e specifici, le restanti risorse da distribuire, relative alle varie indennità previste (per le posizioni organizzative, per la gestione della sicurezza, per i turni/reperibilità, per gli autisti, direttori delle CCTTPP, e quelle riguardanti l’attività dell'antiriciclaggio);
e da ultimo, ma non di minore importanza, di discutere separatamente della performance individuale 2018 (che verrebbe però applicata retroattivamente) del lavoratore, di cui non si conoscerebbero i contenuti già del tutto confezionati … visto che dal sito MEF è pubblicato il decreto di approvazione della performance siglato dal ministro il 12 luglio u.s., che ne regola i principi.
Per tutti questi motivi, non avendo ricevuto alcuna rassicurazione, NON ABBIAMO FIRMATO L’ACCORDO e ceduto al ricatto di “prendi i soldi e scappa!”
Sembrava che questa volta fossimo tutti compatti per il comune obiettivo di tutelare le richieste dei lavoratori, aspettandoci arringhe all’altezza dei più agguerriti avvocati, da parte dei nostri colleghi, invece sono capitolati davanti a un lievissimo ampliamento di una forbice percentuale e l’effimero cambiamento della scala parametrale per l’area II. (Ma solo questo attendono i lavoratori dell’area II?)… Come siamo caduti in basso!
Sicuramente qualche sigla si nasconderà dietro il fatto che si è siglato per far erogare i soldi per tempo! Sarebbe bastato anticipare l’incontro, come da richiesta UIL del 2018, a cui non è stato dato alcun seguito, per evitare questa programmata pantomima. Ma nessuno vi dirà che il 20% delle vostre risorse è stato sottratto dall’ex-FUA su richiesta e per esigenze esclusive dell’Amministrazione e senza stabilire regole congrue insieme alle OO.SS..
In sostanza le regole resteranno per le summenzionate indennità come gli altri anni, e inevitabilmente i lavoratori continueranno, legittimamente, a protestare e qualche OO.SS., che ha permesso questo, sarà costretta paradossalmente a scrivere, tardivamente e furbescamente, a tutela della trasparenza. Ci preme sottolineare che tali indennità “costano” a tutti noi circa 850 euro pro-capite! Quindi per questo pretendiamo, insieme ai lavoratori, chiarezza su come vengano distribuite tali risorse.
Forse sarebbe stato meglio appoggiare la proposta UIL iniziale, di erogare tutte le risorse dell’80%, di procedere immediatamente alle progressioni economiche 2019 e spacchettare e rinviare quelle relative alle varie indennità e di non accettare di firmare a scatola chiusa il “pacchetto completo” confezionato dall’Amministrazione! Specie in merito alla questione relativa alla performance individuale. Forse si poteva valutare se portare il personale a protestare, proponendo assemblee cittadine, su tutto il territorio nazionale, riguardo quanto proposto. Ma sappiamo che non tutti sono liberi di fare determinate scelte anche perché magari i lavoratori avrebbero dato un mandato differente rispetto a ciò che qualcuno frettolosamente ha firmato!
Nella vita é facile firmare al 50% o surrettiziamente o tacitamente o senza cognizione di causa, è piú difficile invece mantenere il proprio punto rimanendo fedeli al senso di giustizia.
Siamo fermamente convinti che tutte queste osservazioni, rappresentate all’amministrazione dalla UIL, su richiesta e mandato dei lavoratori, fossero più che sufficienti per dire che questo accordo non era da firmare, (non s’aveva da fare!)… ma siamo certi che ora si inventeranno qualche altra bella storiella architettata contro le proposte (ponderate) della UIL. È anche normale che per vendere qualcosa di marcio devono rendere il prodotto bello come sono soliti fare alcuni commercianti furbi per nascondere le magagne. Ma vorremo anche segnalare che rimandare di volta in volta a un qualcosa che sarà perfettibile non può più essere una tesi sostenibile, sono anni che i lavoratori aspettano che questo perfettibile migliori e invece peggiora di giorno in giorno.
Per questo ricordiamoci che in questo strano mondo costellato di personaggi loschi è meglio insegnare ai nostri figli il valore dell’onestà che quello della furbizia. Altrimenti i risultati che otterremo saranno quelli della riunione del 24 luglio u.s.. con i soliti accordi improntati sulla rava e sulla fava… e tanta bella fuffa!
Cerchiamo e creiamo una società migliore di quella in cui viviamo oggi perché la dignità non ha prezzo!
Da ultimo consigliamo vivamente ai firmatari dell’accordo, che si prodigano in mirabolanti ringraziamenti, di candidarsi ad addetti dell’ufficio stampa dell’Amministrazione viste le continue firme di cambiali in bianco… perché per noi il sindacato è ben altro!

 

Roma, 29 luglio 2019


                                                                                                              Il Coordinamento