Qualcuno che ha molto tempo a disposizione, non solo per pedalare, ha attaccato sulla nostra bacheca una sorta di comunicatino (molto fake news) in cui ci attacca sulla chiusura degli spogliatoi dei ciclisti… (chiusi provvisoriamente da parte dell’Amministrazione solo per problemi di sicurezza e di salute ai sensi del D.LGS. 81/2008… lavori necessari, segnalati dai RLS di sede, e che sarebbero dovuti partire il 21 giugno ma a causa dei soliti maleducati sono stati posticipati all’8 luglio).. E parla invece dell’apertura di tali spogliatoi al MAECI…

Mah?! Non capiamo perché scrive a noi? Forse ha voglia di cambiare sede e andare a pedalare al MAECI? Meno salite lungo il percorso? Ma forse il distratto attacchino i diplomatici li conosce solo nelle pasticcerie…

Vorremmo far presente comunque a questo soggetto che magari anche in quella sede, ci sono delle regole da rispettare e che alla Farnesina, diversamente che da noi, chi usufruisce dei servizi comuni le rispetta ed è la stessa amministrazione ad intervenire nel momento in cui risultano dei trasgressori.E qualora non ci fossero dovrebbe esistere la regola del buon padre di famiglia ed invece dai noi vige la regola del più furbastro. E come sempre a causa di pochi che violano le regole si rischia di perdere un buon servizio per tutti.

… E visto che questo attacchino clandestino ha molto tempo da dedicare ai propri interessi, piuttosto che a quelli collettivi, lo invitiamo come sedicente sportivo, ad organizzare in orario di lavoro tornei di calcetto o di curling nella nostra sede… in barba alle altre regole lavorative visto che ormai si trova a violarne qualcuna e perché non tutte. Si inizia piano per andar lontano.

Purtroppo per noi le questioni emergono dal fatto di dover tutelare un’ampia platea dei lavoratori e che tutti devono rispettare le regole soprattutto quando non facendolo si ledono i diritti altrui. Possiamo capire che è difficile spiegarlo a chi vive di furberie fregando il prossimo.

È veramente scandaloso e immorale sapere che coloro che arrivano in bici (stile di vita) avrebbero del tempo da dedicare al recupero del benessere e per potersi fare la doccia (considerandolo altresì come orario di servizio) rispetto a chi invece arriva con i mezzi pubblici (invece che privati) nel pieno rispetto delle politiche di mobility del nostro comune! E che deve recuperare anche fino all’ultimo minuto anche quando il ritardo non è imputabile alla propria volontà ed è dipeso da altre situazioni contingenti. Quasi come se non inquinare, prendendo mezzi pubblici, non fosse uno stile di vita. Ma possiamo capire questo individuo che ritiene che i propri interessi sono superiori a tutti quelli degli altri!

Non capiamo il senso dell’attacco soprattutto da chi pensa che la migliore soluzione sia che … chi nun sparte c’ha la mejo parte specie se a danno di tutti…

Ma visto che sicuramente agisce pensando di essere dalla parte della ragione… lo invitiamo a firmare il documento o saremmo felici di acquisire le immagini necessarie per agire nelle sedi più opportune e dimostrare all’attacchino de’ noantri di tali FAKE NEWS che gli interessi collettivi devono essere considerati superiori ai propri personali… specie se recano danno allo Stato (truffa) ed a tutti i lavoratori vista la mancanza di rispetto delle regole, oltretutto dettate dall’amministrazione.

Quindi nun penzà che te poi elevà… perché senza ali… stai solo a ruzzolà…

 

Roma, 16 luglio 2019

                                                                           Il Coordinamento

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