Abbiamo appreso che in data 27 giugno 2016, il MEF ha pubblicato una procedura finalizzata a promuovere l’iscrizione del proprio personale al Registro dei Revisori Legali. E a tal fine il Dipartimento dell’Amministrazione generale, del personale e dei servizi ha chiesto alla Scuola Nazionale dell’Amministrazione di organizzare uno specifico percorso formativo con un esame teorico-pratico conclusivo, in ossequio alle norme vigenti. Procedura sicuramente attesa da anni.

Ma ci vengono in mente però delle considerazioni che esponiamo:

La prima è data dallo scarso lasso di tempo concesso, in quanto il personale interessato, in possesso dei requisiti di cui all’art. 2, comma 2, del D.Lgs. 39/2010, infatti la domanda dovrà essere presentata tramite il modulo informatico entro l’8 luglio 2019 e il test di ingresso si svolgerà, in forma scritta, presso la sede della SNA di Roma il prossimo 23 luglio 2019.

La seconda è come possono partecipare le unità di personale dislocate presso le sedi territoriali? Una volta ammessi infatti si partecipa a uno specifico corso di 50 ore di didattica e di esercitazioni in aula (articolate in 5 diversi moduli) che comprende un esame finale teorico-pratico, in forma scritta. Ripetiamo non si comprende coma possa partecipare il personale collocato nelle sedi territoriali, facendosi carico di tutte le   spese di questa trasferta? Questa ci sembra una netta discriminazione.

La terza è che per tale forma di procedura finalizzata a promuovere l’iscrizione del proprio personale al Registro dei Revisori Legali occorre essere iscritto nell’elenco di cui al D.L. 98/2011 e di essere in possesso dei seguenti requisiti previsti dall’art. 2, comma 2, del D.Lgs. 39/2010:

  1. requisiti di onorabilità definiti con regolamento MEF, sentita la CONSOB, articolo 3 del D.M. 20 giugno 2012 n. 145;
  2. laurea, almeno triennale, tra quelle individuate con Regolamento MEF, articolo 2 del D.M. 20 giugno 2012, n. 145;
  3. tirocinio triennale disciplinato dal regolamento MEF, D.M. del 25 giugno 2012, n. 146.

 

Ma se il proprio personale è stato iscritto in tale elenco perché viene negata loro la possibilità di poter accedere e partecipare a tale procedura prevedendo il tirocinio triennale? Forse un’apertura tramite una deroga normativa si sarebbe potuta escogitare al fine di allargare la platea dei beneficiari della procedura in esame o la stessa è a numero chiuso e riservato a qualche eminenza grigia del Palazzo? E’ stato esaminato con rigore il periodo riconducibile al tirocinio, di cui al DM 146/2012 ?

Da ultimo, ma non di minore importanza, non sarebbe dovuta pervenire alle OO.SS. la debita informativa e per tempo in merito a tale procedura “agevolata” di iscrizione del proprio personale al Registro dei Revisori Legali?

Si richiede pertanto un urgente incontro su tale questione e si porgono distinti saluti.

Roma, 1 luglio 2019

Il Coordinatore Generale                                     Il Coordinatore Sostituto    

   Andrea G. Bordini                                                   Nicola Privitera