L’attività sindacale non ci permette di soffermarci a riflettere su ciò che è avvenuto in passato perché quotidianamente dobbiamo far fronte a situazioni diverse che richiedono la nostra prontezza a risolvere problematiche di varia natura.
Ma vorremmo questa volta indugiare, anche se brevemente, e fare delle riflessioni sul presente, passato e futuro di alcune situazioni riguardanti il MEF.
Il presente che a noi interessa è la grave situazione di forte disagio che sta vivendo, e a ragione, il personale della RTS di Roma che, oltre a doversi trasferire in DUE/TRE sedi, ha avuto oggi la quasi certezza, da parte dell’ASL di Viterbo, sulla presenza di amianto presso la sede di Piazza Mastai, a cui parte del personale è destinato, e a breve si spera verranno comunicati tali risultati. Piccola questione spinosa: se così fosse, che valore ha la relazione di indagine ambientale per la valutazione del rischio amianto redatta dal Gruppo Maurizi del 30/09/2015? Dato che a pagina 12 riporta e conclude che “…non è stata riscontrata in alcun caso la presenza di fibre aerodisperse di amianto…” e “…si rilevano concentrazioni ampiamente inferiori al valore di 20ff/l stabilito dal DM 6/9/94…”. Sorgono quantomeno dei dubbi su altri campionamenti di altro tipo eseguiti dalla citata ditta, accreditata, in altri locali delle nostre sedi del MEF?
Il passato è che già a partire dal febbraio del 2016 l’Amministrazione Dag aveva informato le OO.SS. del trasferimento presso la sede incriminata ma senza verificare che fosse a norma e solo oggi a poche giorni dal trasferimento del personale ha effettuato le procedure per verificare l’idoneità della sede grazie alle pressioni del personale. Per pura memoria nostra avevamo esortato l’Amministrazione a verificare già un anno fa l’idoneità dei locali di Piazza Mastai e non solo. Ed è nota dolente vedere che neanche si sia preso atto di attività di bonifica che avevano interessato quella sede, tra l’altro con documenti pubblicati sul sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Il futuro è che una parte dei servizi e del relativo personale della RTS di Roma si dovrà inevitabilmente spostare presso la sede di Via Pigafetta e sorge spontaneo chiederci se la stessa sede sia o meno a norma, se esista certificazione di abitabilità, se l’edificio sia stabile e poggi su un terreno solido.
Un anno fa circa altri eventi di un certo spessore si sono verificati quali ad esempio l’incendio della sede dell’UCB del MEF di via Lucania con il conseguente trasferimento, provvisorio, del personale dell’UCB Mef e definitivo del personale dei SIFiP nella sede del MEF di Via XX Settembre, dalla paventata ipotesi per il personale della DST del trasferimento presso la sede de “La Rustica” per lo sfratto dalla sede di Via Casilina, dall’allagamento dei locali del MEF, appena ristrutturati , del SIFiP con inevitabili disagi per il personale interessato.
Ebbene sì, tutto questo ed altro, su cui è inutile al momento soffermarsi, è accaduto un anno fa e a rifletterci bene è da quasi un anno che la DRIALAG è rimasta orfana della figura del Direttore.
Con questo non vogliamo imputare alla mancanza della figura del Direttore della Drialag tutte le difficoltà che si sono manifestate nel gestire le varie situazioni di emergenza che si sono verificate, certo che però questa coincidenza fa riflettere e a pensar male…
Ed in effetti, scusandoci dell’imprecisione, il Capo del Dipartimento del DAG è ad interim il Direttore della DRIALAG, che sappiamo tutti essere la Direzione per la razionalizzazione degli immobili, degli acquisti, della logistica e gli affari generali e che riveste un ruolo importante per l’applicazione del D.lgs 81/2008.
Vorremmo anche ricordare le vicende legate alla gestione delle progressioni economiche 2016 passate, i rilievi della Funzione Pubblica all’accordo sulle progressioni economiche 2017 (da noi non sottoscritto) presente e sul futuro incerto della sottoscrizione dell’accordo sulla distribuzione del CUT 2013/2014 che sicuramente preoccupano il Capo Dipartimento DAG, nonché le note vicende giudiziarie legate alla società Consip.
Riassumendo, soltanto nell’ultimo anno si sono riscontrate una serie di problematiche connesse sia alla gestione collegata alla sicurezza e salute dei lavoratori sia alla gestione riguardante il personale sotto vari aspetti.
Forse aver accentrato tipologie così palesemente diverse di attività istituzionali imperniandole tutte sotto la direzione e la guida di un’unica figura apicale non è stata una scelta vincente…per il personale.
Siamo nella stagione dei saldi e non vorremmo che si considerasse solo l’ipotesi che due al prezzo di uno sia un’occasione e garanzia di qualità…perché così non è!
Roma, 6 Luglio 2017
Il Vice Coordinatore Il Coordinatore Generale
Pantalea Anzalone Andrea G. Bordini