S.O.S. SICUREZZA

È sotto gli occhi di tutti lo stato di emergenza in cui versano intere popolazioni a seguito del sisma che ha colpito nei giorni scorsi alcune città dell’Emilia-Romagna.
Purtroppo, le scosse continuano a registrarsi e la prima conseguenza è che viene compromesso l’equilibrio che ha da sempre contraddistinto queste popolazioni.
A parere dei sismologi, peraltro, l’intero territorio nazionale deve essere considerato a rischio; dovremo, quindi, abituarci a convivere con situazioni emergenziali derivanti da movimenti tellurici. Tuttavia, non possiamo fermarci ad osservare e commentare le immagini che scorrono nei telegiornali nazionali: dobbiamo, concretamente e velocemente, attivarci per migliorare la situazione generale a partire dalle condizioni dei lavoratori nei luoghi di lavoro – questo è il ruolo che ci compete.
Ancora oggi, infatti, diverse sedi territoriali del MEF non sono ben attrezzate per sostenere il peso di
un’emergenza sismica e la normativa sulla sicurezza è costantemente disattesa (in alcune sedi persistono evidenti barriere architettoniche, messe al bando già da tempo), mettendo così a rischio il personale che vive all’interno di strutture che sicuramente devono essere adeguate alla norma.
A tal proposito, la UILMEF vuole porre in essere una campagna di sensibilizzazione, allo scopo di elevare i livelli di sicurezza dei luoghi di lavoro.
Occorre, pertanto, che:
 I RESPONSABILI PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO lo siano davvero, nel senso che si
rendano conto del grosso impegno che grava su se stessi, in funzione di un’attività svolta a tutela di tutti i lavoratori, in altre parole, non ci sono “carte” in gioco, ma “PERSONE”;
 SI PROCEDA ALL’ADEGUAMENTO DELLE STRUTTURE PER L’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE
ARCHITETTONICHE, il passo più semplice per poter definire “CIVILE” la nostra società;
 GLI ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO E ALLA SICUREZZA siano adeguatamente formati e
continuamente aggiornati;
 IN TUTTE LE SEDI RTS E CC.TT., LA RELATIVA STRUTTURA PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA, sia costantemente aggiornata, in funzione delle variazioni intervenute a seguito di pensionamenti o cessazioni del personale di altra natura e ne sia data tempestiva comunicazione al personale, alle RSU e alle OO.SS.;
 LE PROVE DI EVACUAZIONE siano ripetute periodicamente, proprio per far sì che il personale faccia proprie le contromisure necessarie a superare nell’immediato l’emergenza, al fine di ridurre al minimo il rischio;
 L’UBICAZIONE DELLE SEDI RTS DISLOCATE SU UNA PLURALITÀ DI IMMOBILI, sia oggetto di utili considerazioni, affinché si possa assicurare a tutto il personale un livello di sicurezza adeguato.
Più alto sarà il livello di sicurezza dei nostri luoghi di lavoro, più basso sarà il rischio che graverà su tutto il personale (dirigenti compresi).
Dimenticare già dal giorno successivo le conseguenze di un evento sismico, anche in assenza di danni a cose e a persone, è un errore che potrebbe costare, in futuro, la vita di tanti onesti lavoratori.

Roma, 13 giugno 2012

                             Il Coordinatore Generale  
                               BORDINI Andrea G.