LA BELLA VITA: CHI PAGA TUTTO QUESTO?

Dieci anni or sono un fortunato libro, che narrava gli orrori della “Casta dei Politici Italiani”, determinò una ondata di sdegno collettivo nell’opinione pubblica che influenzò in maniera netta un cambiamento generale sulle scelte politiche e amministrative negli anni a seguire.

Non è nostra intenzione analizzare e chiosare su fatti di così grande rilevanza e impatto, però da semplici cittadini, osservatori e sindacalisti possiamo suggerire una nostra impressione, limitata certo al piccolo universo del nostro ambiente di lavoro, dove ingiustificabili privilegi da bella vita sembrerebbero colpire esclusivamente i vertici amministrativi delle Pubbliche Amministrazioni.

Ma dato che, per noi della UIL, il rischio che negli Uffici pubblici la democrazia possa trasformarsi in oligarchia è un pericolo reale,

NOI NON ABBASSIAMO LA GUARDIA!!

E PER TALI MOTIVI SEGNALEREMO OGNI FATTO DI CUI VERREMO A CONOSCENZA!!

Queste non sono chiacchere buttate lì in CERCA DI FACILI CONSENSI, ma purtroppo sono piccole e scomode verità che trapelano dalle solite ben informate voci di corridoio.

Ed Ecco i sussurri del corridoio:

Abbiamo appreso che martedì 20 giugno p.v. alle ore 13.30 a Roma, presso la sala Michelangelo Roma eventi, in Piazza di Spagna, Via Alibert 5/A, si terrà un workshop sul tema particolarmente rilevante “Dalla contabilità finanziaria alla contabilità economico-patrimoniale”, organizzato da IFEL, Anci, Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e il Consiglio Nazionale Forense.

Un avvenimento elogiabile e di spessore che prevede un ricco programma con interventi qualificati (dal Capo di gabinetto del MEF a esperti del settore di tutto rispetto), una location di grande prestigio e forse, oseremmo dire, anche particolarmente costosa… (ma se non se ne preoccupa chi si occupa di contabilità pubblica); sempre secondo i bene informati, apprendiamo che nello stesso convegno, casualmente, sarà l’occasione per presentare l’uscita di un libro di un Ispettore Generale della RGS, la cui casa editrice sembrerebbe essere di proprietà, niente meno, che della moglie di un altissimo Dirigente degli uffici di Gabinetto del nostro stesso dicastero.

A chiudere tali strane quanto curiose circostanze, sembrerebbe, inoltre, che la moglie di tale Ispettore Generale sia in comando, quale funzionario di una delle tante Agenzie, guarda un po’, proprio presso gli stessi uffici del Gabinetto dell’altissimo Dirigente e da ultimo, come se tutto il resto già non bastasse, sembrerebbe che la stessa goda di un contratto di dirigente articolo 19 comma 6. Quest’ultimo è un istituto privilegiato, per coloro che non lo sapessero, un contratto diretto che si stipula con un Direttore Generale senza procedere ad alcun concorso che individui le alte professionalità... ma si sa quando uno è dotato a che servono le inutili perdite di tempo delle procedure concorsuali?

Sicuramente è tutto legale e lecito, ma forse sarà il caso che si cominci a curare anche dell’etica delle proprie azioni? Si parla tanto di clima etico ma vale solo per i comuni mortali o è solo fuffa?

Ma tornando a bomba, le domande che ci pongono i lavoratori e che ci ruotano in testa sono:

Tutto questo rientra nella normalità? Tutti possono accedere a questi privilegi? Solo alcuni vivono in un mondo perfetto?

Vorremmo, sinceramente, avere delle smentite riguardo tali fatti e, in attesa di eventi futuri non migliori, lasciamo il giudizio a tutti i dipendenti del Ministero Economia e Finanze.

Roma, 16 Giugno 2017

Il Coordinatore Generale           Il Vice Coordinatore                      Il Vice Coordinatore

     Andrea G. Bordini                  Guido Compagnone                         Nicola Privitera