Non c’è niente da fare, almeno per il momento, ormai la storia DIRETTORE/PORTAVOCE/ACCOMPAGNATORE è diventata una storia infinita, simbolo non soltanto di una categoria che non molla neanche mezzo strapuntino ma anche di una politica che alza bandiera bianca decidendo di avvalersi di un privilegio, forse inutile alla collettività, fino all’ultimo secondo disponibile.
Sono agli atti di questa Organizzazione sindacale più di otto interventi sulla vicenda, tutti visibili e consultabili sul nostro sito.
NON UNA RISPOSTA!!
il silenzio del MEF dura da più di sei mesi!!
Noi della UIL, continueremo a porci e a porre delle domande sul perché si sia, almeno sembrerebbe, forzato lo spirito della legge 150/00 sulla comunicazione delle Istituzioni pubbliche, che distingue e separa nettamente la voce politica del Ministro (il portavoce) da quella Istituzionale (Uffici di comunicazione).
Domanda tanto più attuale se si considera che questa interpretazione rimane rara in tutto il nostro ordinamento Istituzionale. Ministeri, Enti pubblici, Enti locali rappresentativi sembrerebbe che abbiano optato per il rispetto della Legge sulla Comunicazione Pubblica e del rispetto della democrazia.
Inoltre vogliamo ricordare che in mezzo a queste manovre si dibattono fra le molte difficoltà i colleghi della DCI, persone fatte di carne e ossa che chiedono con dignità di capire cosa stia succedendo, ma continuano a ricevere “pungoli” su probabili futuri spostamenti, sempre imminenti e sempre rimandati.
Non mancano certo al MEF personalità e professionalità in grado di svolgere con massima attenzione e maggiore presenza questo determinante compito di direzione.
Lasciamo in pace i lavoratori della DCI e le loro particolari e specialistiche competenze, che non desiderano altro che svolgere con serena fiducia il compito assegnato.
Altrimenti l’amarezza di fondo non può che moltiplicarsi all’interno del MEF.
Roma, 08 giugno 2017
Il Coordinatore Generale Il Vice Coordinatore
Andrea G. Bordini Guido Compagnone