IL RITORNO DEL LATO POSITIVO…

In tempi come questi in cui la figura del pubblico dipendente è continuamente derisa, attaccata e vilipesa mediaticamente, da campagne abilmente condotte verso scopi reconditi (come il distrarre l’opinione pubblica dai veri mali del nostro Paese), ci fa piacere soffermarci a riflettere su un evento: il nuovo concorso per titoli ed esami per la selezione di 800 Assistenti Giudiziari (che ne prevedrà ulteriori 600) bandito dal Ministero della Giustizia e la cui prova preselettiva a quiz si svolgerà dall’8 al 24 maggio 2017 presso la Fiera di Roma.

È stato battezzato giustamente il “concorsone”, visto l’elevatissimo numero di iscritti alla procedura.

La stringente richiesta di stabile occupazione in questo Paese ha consegnato ben oltre trecentomila domande di partecipazione. Ciò rappresenta indubbiamente un grido di allarme della nostra società, di chi è in cerca di lavoro e di chi non vedeva pubblicati da tempo concorsi pubblici.

Ma ci preme sottolineare come tutto ciò rappresenti una chiara dimostrazione che il fango che si tende a gettare sul Pubblico Impiego non arrivi poi del tutto a segno! Insomma l’ampia adesione a questo concorso rappresenta uno schiaffo (simbolico e non solo) che viene rifilato alle campagne mediatiche ordite continuamente contro il pubblico dipendente.

La grande massa dei partecipanti dimostra come il Paese non aborrisca il Pubblico Impiego! Anzi c’è richiesta di essere assunti e di farne parte. Il lato positivo del nostro Paese!

E per noi questa moltitudine di persone che risponde perentoriamente a tale procedura concorsuale è la risposta più sana e pura del nostro Paese che esorta a bandire ulteriori concorsi e dimostra ai duri di orecchie come il servizio pubblico sia parte fondamentale della nostra società, e non solamente l’oggetto di campagne denigratorie da parte di furbetti servizi giornalistici asserviti a qualche politico o allo share televisivo. Anzi, ha bisogno di essere alimentato da nuove risorse umane quale ricambio generazionale e finanziarie per consolidare gli strumenti a disposizione del servizio pubblico.

Non dimentichiamoci neppure come una miriade di persone siano quotidianamente fiere e orgogliose di appartenere a questa categoria che presta il proprio servizio, innovato e moderno, allo Stato, anche in condizioni disagiate e non proprio a norma! Malgrado da molti, fraudolentemente, il dipendente pubblico venga ancora raffigurato come una figura retrò attorniata da scartoffie, non considerando che oramai nell’impiego pubblico si lavora adoperando vari applicativi e piattaforme che consentono di dematerializzare gran parte delle attività.

Ci piace comunque ancora essere legati a quel personaggio cinematografico (interpretato dall’indimenticato Renato Rachel) di Policarpo De' Tappetti, impiegato ministeriale della Roma umbertina, preciso e diligente, i cui eccessi di zelo attiravano anche antipatie e il cui stipendio non sempre era tarato sulle sue vere capacità professionali. Sono queste, ahinoi, le caratteristiche che sopravvivono … e non solo: quanto dovremo attendere ancora per il rinnovo contrattuale?

Noi dipendenti pubblici non vogliamo aspettare Godot!

Vogliamo un rinnovo che consenta di far accrescere la qualità del servizio pubblico in questo Paese, così come non vorremmo che tale attesa diventi un futuro che poi si presenterà a mani vuote.

Roma, 4 maggio 2017

Il Coordinatore Generale                               Il Componente GAU

Andrea Giuseppe BORDINI                              Giuseppe RUSCIO