PROGRESSIONI ECONOMICHE VERTICALI

Si rende nota l'istanza trasmessa all'Amministrazione:

 

Lo scorso 5 aprile è stato sottoscritto, presso il Ministero della Difesa, un accordo tra la Ministra Pinotti e le OO.SS riguardante l’avvio di procedure interne per il passaggio del personale di area 1^ in area 2^, accompagnato da analoga procedura per il transito del personale di area 2^ in area 3^, il tutto nel contesto del 50% dei posti riservati all’interno, nell’ambito di una o più procedure concorsuali per l’assunzione di personale civile, la cui copertura finanziaria verrà assicurata nell’ambito delle risorse proprie del dicastero di competenza.

Si chiede pertanto un incontro urgente atto a determinare analoga intesa per il personale del Mef, le cui ultime procedure di selezione nazionale per i passaggi tra le aree professionali sono state indette con decreti n. 7/2006/55 e 7/2006/56 emanati il 12 ottobre 2006.

Appare dunque, a parere della scrivente, oltremodo necessario predisporre, senza indugio, ogni atto necessario al fine di ridare dignità professionale ed economica al personale, le cui giuste aspirazioni di carriera sono state inopinatamente bloccate per oltre dieci anni.

Si chiede altresì di affrontare la spinosa questione del personale, inquadrato economicamente nella posizione di area III/F1 a seguito di passaggi interni, e successivamente “retrocesso” in Area II a seguito di sentenza ed in attesa di una “sanatoria” che ripristini il loro status giuridico.

Inoltre vorremmo sapere l'intenzione dell'amministrazione inerente gli idonei per l'area III/F1 del 2010 (concorso del 2006), poiché altre amministrazioni hanno già superato positivamente la questione.

In sostanza vorremmo capire quando la nostra Amministrazione inizierà ad interessarsi del proprio personale e non solamente dei massimi sistemi, ma soprattutto a rispettare gli impegni assunti.

In attesa di riscontro alla presente, si porgono distinti saluti.

Roma, 11 aprile 2017

                                                    Il Coordinatore Generale

                                                        Andrea G. Bordini