PROGRESSIONI ECONOMICHE ED INDENNITA’: UN TANTO AL CHILO…

Si è tenuta in data odierna la prevista riunione, quale continuazione dei precedenti incontri, avente ad oggetto “Progressioni economiche ed indennità ai sensi dell’art. 32, comma 2, CCNL 16/02/1999”.

L’Amministrazione ha consegnato ai presenti e successivamente illustrato la bozza di accordo relativa all’ordine del giorno (in allegato): la UIL ha preferito non entrare nel merito ma ha preliminarmente presentato al tavolo una mozione, chiedendo di separare gli accordi che prevedevano, rispettivamente, le Progressioni Economiche 2017 e le Indennità da finanziare col FUA: l’Amministrazione, seppur restia, ha recepito tale proposta chiedendo alle OO.SS. presenti di esprimersi al riguardo; è bastato però che la CGIL, evidentemente dotata di un particolare appeal nei confronti della parte datoriale (poiché non ci risulta che abbia, da sola, la rappresentatività sufficiente), ponesse il proprio veto ad accogliere la mozione, che la stessa venisse prontamente rispedita al mittente.

L’Accordo è dunque passato, con modalità più consone ad un supermercato che ad un tavolo ministeriale (stile offerta 3x2: prendere o lasciare), sottoscritto anche da coloro che aderivano alla nostra proposta di trattare separatamente gli argomenti, omnicomprensivo delle seguenti determine:

Avvio dello Sviluppo Economico all’interno delle Aree, con le stesse modalità dello scorso anno tranne che per la possibilità, da noi proposta nelle precedenti riunioni, per il personale che ha già sostenuto il percorso preparatorio ed i quiz finali, di richiedere l’attribuzione del punteggio già conseguito. Al riguardo, nutriamo qualche perplessità sulla distribuzione dei posti messi a concorso per le varie posizioni economiche, in quanto non risponderebbe pienamente all’esigenza di “premiare” coloro che, pur partecipando, non sono risultati vincitori;

Specifiche Indennità ex art. 32 CCNL 16/02/1999, sulle quali permane la nostra netta contrarietà in quanto non comprendiamo la ratio nel finanziare con i soldi dei lavoratori determinate figure, come in particolare quelle preposte al sistema di gestione della sicurezza, la cui attività è svolta nell’esclusivo interesse dell’Amministrazione, nonché un ulteriore contingente di Posizioni Organizzative senza alcuna garanzia di poter concordare i criteri di assegnazione; il tutto dunque a spese dei dipendenti del MEF che si vedranno sottrarre una parte del FUA per esigenze non certo proprie.

Maggiorazione di 1.000 euro per lo svolgimento di funzioni di Direttore di Segreteria delle CC.TT.PP. in una sede diversa da quella di appartenenza: l’importo appare francamente insufficiente per rappresentare un reale incentivo ad accettare un incarico che comporterebbe spese chiaramente maggiori da affrontare, a fronte di responsabilità e sacrifici personali ben più gravosi.

Abbiamo dunque assistito ad una sorta di dejà vu, con un accordo preconfezionato, annunciato già all’inizio della riunione come “immodificabile”, ed ancora una volta passato grazie alla complicità da parte di chi da un lato cerca di giustificarsi con i lavoratori quasi come avesse subito una sorta di inganno da parte dell’Amministrazione (sono messe a verbale le lamentele, esplicitate nei precedenti incontri, sulle indennità proposte e sull’indeterminatezza dei criteri utilizzati per le Posizioni Organizzative già attribuite), dall’altro persevera nel sottoscrivere cambiali in banco sulla pelle di coloro che dovrebbero rappresentare e tutelare.

Al termine della riunione, l’Amministrazione ha dato una serie di informative riguardo 1) la prossima erogazione a tutto il personale di un questionario sul benessere organizzativo 2) la previsione di un incontro per il 12 aprile con OO.SS. ed RSU sulla revisione dell’orario di lavoro 3) una sorta di “piano di rientro” dei buoni pasto erogati in eccesso in vista dell’introduzione, presumibilmente da gennaio 2018, dei ticket elettronici.

Dulcis in fundo, l’Amministrazione ha candidamente dichiarato l’improvvisa mancanza di fondi atti ad equiparare l’Indennità di Amministrazione di tutto il personale del MEF, dopo averla annunciata in pompa magna allo stesso tavolo solo alcune settimane fa: ci viene da pensare, forse malignamente, che l’effetto incentivante che magari volevano ottenere ai fini della firma sulle indennità, poi effettivamente ottenuta, abbia magicamente esaurito la sua funzione. In questo caso, dunque, la stalla sarebbe stata chiusa prima che scappassero i buoi…

Roma, 29 marzo 2017                                        

                                                                  IL COORDINAMENTO