COMUNICATO AI LAVORATORI DCI

 

Apprendiamo con malcelata soddisfazione, accompagnata da una dose massiccia di indulgenza, che i rappresentanti della CGIL sono tornati a far sentire la loro voce, accorgendosi finalmente dopo mesi di preoccupante silenzio della situazione esistente nel personale della DCI di Villa Ada.

Purtroppo le buone notizie finiscono qui.

Non possiamo non evidenziare che ancora una volta la CGIL ha mantenuto le abitudini di sempre: Parlare non conoscendo l'argomento, tralasciare gli obiettivi generali, ignorare scientificamente l’evolversi delle situazione avvenute nel tempo e soprattutto l’innegabile propensione a confondere il mezzo con il fine.
Facciamo parlare solo i fatti e ritorniamo per sommi capi alle questioni aperte da mesi e soprattutto facciamo comprendere ai nostri amici sindacalisti perché ci battiamo e che cosa vogliamo ottenere, nella speranza di essere stati poco chiari in precedenza e che non ci siano altri interessi privati e personali altrimenti le nostre sarebbero parole inutili.

Probabilmente ma è evidente, da soli non riescono a farcela.

Nel M.E.F. i lavoratori e i Direttori generali marciano in direzioni opposte. Sempre più distanti. Se la maggior parte dei ministeriali “tira la cinghia” o versa “lacrime e sangue”, chiamata a sacrifici sempre più drastici, i vertici della classe dirigente dànno continuamente prova di inadeguatezza. Oltre a cattivi esempi.
Da mesi la UIL si batte per contrastare il sempre più diffuso, ma sempre immorale, uso di inconcepibili doppi/tripli/quadrupli incarichi da parte dei soliti Direttori Generali.
Ma la questione è cruciale e non è certo un caso di antipatia personale se vogliamo sapere sul doppio incarico del Direttore della D.C.I.
Finora non abbiamo avuto risposta, magari sarà la CGIL a fornirla a tutela dell'Amministrazione o nell'interesse privati di pochi. Ma noi continuiamo a chiederci perché ai livellati delle aree non è consentito avere doppi incarichi (retribuiti e non) – dicono è l’applicazione Legge!! - al direttore della DCI o altri è consentito, nel medesimo tempo, averne o di fatto ricoprirne due?
Peraltro non riusciamo a capire se bisognerà adeguare i ruoli del personale immaginando nuove qualifiche, perché non sappiamo più definire, in mancanza di chiarimenti ufficiali, se l'incarico ricoperto nella DCI è di Dirigente Generale, Portavoce del Ministro, Accompagnatore Generale o come Badante Ministeriale.
Inoltre, vorremmo segnalare che se è possibile ricoprire in un solo soggetto/incarico più situazioni perchè mantenere più poltrone esistenti?
Ma il vero obiettivo a cui teniamo veramente è quello che ognuno si deve MATERIALMENTE occupare delle alte funzioni assegnate. Chi comanda e ha responsabilità di alta amministrazione, deve presidiare la sua struttura e garantire l’indirizzo, la strategia, la presenza e il conforto a tutti i collaboratori e dirigenti impegnati nella struttura di sua competenza. Questo a tutela del raggiungimento degli obiettivi e per l'immagine di tutti i lavoratori.

E’ troppo chiederlo? E’ sbagliato chiederlo?

Torniamo ai nostri colleghi della C.G.I.L, che meritano una risposta chiara ed esauriente su quanto hanno recentemente affermato.
Cosa c’entra il malessere di lavoratori con chi sembrerebbe eludere la legge?
Com'è possibile che quando si parlava di più incarichi ricoperti da un direttore INPS si è gridato allo scandalo ed adesso si tace, anzi si tutela l'amministrazione?
Ripristinare il rispetto della cittadinanza è compito di tutti, mentre tutelare certi privilegi è solo di alcuni.
In fondo c’è chi vuole ristabilire delle regole di trasparenza per i lavoratori e la cittadinanza e chi sarebbe capace di vendersi per qualche voto.
Vorremmo anche comprendere l'eventuale doppio ruolo del direttore generale con il discorso del trasferimento del personale, non vorremmo che quest'ultimo fosse procurato allarme per giustificare la tutela di altri soggetti.
Abbiamo ancora presente gli affanni patiti dai lavoratori quando con un semplice atto d’imperio, neanche concordato con i rappresentanti dei lavoratori, fu deciso il trasferimento in blocco dei dipendenti DCI dal Dipartimento Finanze al DAG, ma all'epoca la CGIL perchè non era presente? forse non c'era nessun direttore generale da tutelare?
Non vorremmo che fosse stata innescata una polemica (trasferimento di sede) molto cara ai lavoratori di villa Ada, su fatti concreti inesistenti per creare uno spazio politico/sindacale dove insinuarsi per tutelare chi magari fa comodo politicamente.
Noi della UIL saremo come sempre a fianco dei lavoratori qualora l'amministrazione, ancora una volta, decidesse un trasferimento di sede del personale. Ma saremo anche a combattere per mantenere la trasparenza dei comportamenti a tutela degli interessi della cittadinanza e soprattutto dell'immagine dei dipendenti.
Noi della UIL non saremo mai complici con questi comportamenti che danneggiano il vero ruolo che dovrebbero ricoprire tutte le OO.SS.
E' proprio vero che il sindacato è fatto dalla serietà degli uomini/donne che lo dirigono.

Roma, 5 Aprile 2017

                                                                                                                                               Il Coordinamento