FUA, CUT E INDENNITA’: FACCIAMO CHIAREZZA

Abbiamo assistito, negli ultimi giorni, ad una “emorragia” incontrollata di notizie che, seppur prive di riscontro, hanno creato interrogativi e malumori tra il personale.

Difatti, secondo alcune fonti, durante la riunione avuta con l’Amministrazione riguardante l’accordo di regolazione del FUA 2016 alcune OO.SS. avrebbero richiesto l’estensione di alcune indennità specifiche, derivanti da lavorazioni di alcuni settori, a tutto il personale e che i dipendenti, qualora avessero usufruito di tali indennità, non avrebbero avuto diritto alle altre somme accessorie spettanti a tutto il personale, nonché l’utilizzo di 19 milioni di euro del FUA per l’equiparazione dell’indennità di amministrazione di tutti i dipendenti del MEF o che la stessa senza aumento del capitolo specifico fosse divisa a tutto il personale.

È bene chiarire immediatamente la fantasiosità di tali ricostruzioni, oltretutto provenienti da coordinamenti neanche assimilabili a strutture sindacali o, peggio, da volantini non firmati, che in entrambi i casi non hanno partecipato alla riunione “incriminata”, e di cui dunque non potevano conoscerne i contenuti, sui quali abbiamo già relazionato immediatamente dopo l’incontro e che, a questo punto, siamo costretti a ribadire per fugare ogni dubbio tra i colleghi.

Non risponde, infatti, neanche lontanamente alla verità dei fatti l’intenzione di ridistribuire “a pioggia” il CUT: la nostra richiesta, condivisa dall’Amministrazione, di riversare le risorse del contributo direttamente nel FUA, corrisponde all’unica esigenza di avere la possibilità di contrattare i criteri di attribuzione e distribuzione dello stesso, così da aggirare l’odiosa e mai accettata normativa che limita il beneficio ad alcune sedi, escludendo di fatto quelle più oberate di lavoro e che richiedono un reale sacrificio dei propri dipendenti; tutto questo senza che sia mai stata messa in discussione, né dalle OO.SS. né, a quanto ci risulta, dall’Amministrazione stessa la specificità del contributo stesso, che continuerebbe comunque (e naturalmente) ad essere corrisposto al personale dell’area tributaria.

Analogamente, non è mai neanche esistita l’ipotesi di caricare sul FUA l’adeguamento dell’Indennità di Amministrazione, sia per mancanza di risorse stabili e normativa che lo permetta, sia perchè non si capirebbe quali sarebbero i vantaggi ad invarianza di risorse totali. L'iniziativa è condivisibile e ci stiamo già impegnando per trovare le risorse come sempre abbiamo fatto in altre occasioni (Comma 165 e Fondo di Previdenza), contrariamente a chi sembrerebbe aver lanciato esclusivamente un volantino "spot" per la prossima campagna RSU senza poi individuare le fonti.

E' anche da scartare l'ipotesi che è stata ventilata di concedere altri tipi di indennità (sicurezza, difesa in giudizio), qualora le stesse andassero a depauperare le risorse destinate al personale avendo la possibilità di trovare fonti alternative di finanziamento.

Intendiamo dunque tranquillizzare tutto il personale coinvolto, convinti della bontà del nostro operato, nonché consigliare a tutti maggiore prudenza nell’accogliere notizie prive di fondamento soprattutto quando le stesse provengono da OO.SS. o Comitati che raramente si interessano al personale salvo in prossimità delle RSU, ricordando che siamo sempre a disposizione per qualsiasi tipo di chiarimento.

Roma, 23 marzo 2017

Il Coordinatore Sostituto                            Il Coordinatore Generale

       Valerio Romito                                        Andrea G. Bordini