Si rendono note le istanze trasmesse all'Amministrazione:
Le perplessità che nascono ad ogni cambiamento sono da imputare al metodo con cui si è sviluppato il processo di pianificazione del lavoro. Nel caso specifico, a nostro parere, la cattiva interpretazione di una chiarissima norma di legge genera risultati non proporzionati all’impegno profuso. E’ opportuno fare alcune riflessioni su alcuni assetti del processo di pianificazione che condizionano in senso negativo i risultati del processo lavorativo. Si chiede un intervento chiarificatore sulla posizione del direttore della Commissione Tributaria di Pescara che sembrerebbe pretendere l’acquisizione digitale con relativa firma digitale da parte dei segretari di sezione dei verbali dei fascicoli in udienza anche se non pervenuti in via telematica e quindi cartacei; pretesa che nasce da una personale interpretazione dell’art. 15, comma 2, del Decreto Min. Economia e Finanze del 23.12.2013 n. 163. Ci chiediamo se in un momento di grande cambiamento sia il caso di alimentare dubbi e incertezze su un processo telematico che a breve sarà obbligatorio. Il libero arbitrio crea provvedimenti illegittimi non condivisibili in un momento di radicale cambiamento del processo tributario. Si chiede a questa amministrazione di porre attenzione alla questione sopra descritta che se risulterebbe veritiera, obbliga i lavoratori ad un lavoro inutile e ci domandiamo a questo punto chi risponderebbe di eventuale danno erariale? In attesa di riscontro alla presente, si porgono distinti saluti.
Roma, 15 marzo 2017
Il Coordinatore Generale
Andrea G. Bordini