Da diverse strutture periferiche, in particolare, dalle Ragionerie territoriali dello Stato, con più uffici dirigenziali oltre a quello del Direttore e sede nel capoluogo di regione, giungono notizie relative a possibili divergenti interpretazioni delle indicazioni/istruzioni fornite per ciò che concerne alcuni aspetti applicativi riguardanti l'ormai prossima attivazione delle posizioni organizzative.
C'è il fondato rischio che la problematica si avviluppi sempre più, anche in ambiti misteriosi e nebulosi, se non arbitrari, con conseguente inevitabile configurarsi di scenari che vorremmo non vedere, ai quali purtroppo, inesorabilmente, ci dobbiamo abituare, connotati da situazioni di contrasti e conflittualità.
Sarebbe auspicabile, in questo delicato momento, innanzitutto procedere senza tutta questa perentorietà, che non aiuta ad assicurare, che nelle diverse sedi non si dia luogo a difformità attuative tanto per ciò che concerne la Metodologia, quanto per la Procedura di conferimento.
Appare assolutamente necessario e urgente ribadire ulteriormente che, giusta Dipartimentale RGS n. 86395 del 9 novembre 2016, il Direttore della Ragioneria territoriale dello stato individua i servizi, come stabiliti dalla circolare RGS n. 3/2016, cui assegnare le posizioni organizzative, secondo l'ordine decrescente definito in ragione delle specifiche priorità del Dipartimento per l'anno 2017, per le diverse strutture. A tal fine, sarà bene suggerire l'adozione di una apposita determina. Appare opportuno chiarire, ulteriormente, che l'eventuale deroga,
da motivare esaustivamente, può riguardare solo l'ordine prioritario dei Servizi già individuati come Unità organizzative caratterizzate da attività lavorativa omogenea e non l'introduzione di ulteriori criteri di assegnazione (es. "per la fiducia"; "per l'esperienza pregressa"; "previsione di default" ecc. -.
Per ciò che concerne, poi, la Procedura di conferimento, la Circolare DAG del 14 ottobre 2016 letteralmente statuisce: "il Dirigente dell'Ufficio ... omissis ..., formula la proposta di conferimento dell'incarico al Capo Dipartimento per il tramite del Dirigente generale/Ispettore generale competente." In ogni caso, quindi, la formulazione della proposta di conferimento, pare di capire, salvo ulteriori chiarimenti, nelle RTS con più uffici dirigenziali, oltre a quello del
Direttore, deve essere formulata dal "Dirigente dell'Ufficio dirigenziale non generale" non per il tramite del Direttore della struttura Com'è noto, la formulazione della proposta di conferimento deve essere motivata in ragione delle competenze possedute dal funzionario in relazione all'esercizio delle funzioni di direzione da assegnare ed essendo stato chiarito che contestualmente all'invio delle proposte di conferimento, dovranno essere trasmessi anche i curriculum vitae dei funzionari individuati, appare indispensabile acquisire, prioritariamente, per la prevista individuazione, se non vere e proprie manifestazioni di interesse/disponibilità i relativi curriculum vitae.
Confidando nell'emanazione di ulteriori chiarimenti a cura dell'amministrazione, in senso confermativo del contributo interpretativo che abbiamo inteso dare, si porgono i più distinti saluti.
Roma 22 novembre 2016
Il Coordinatore Generale Il Vice Coordinatore Il Vice Coordinatore
Andrea G. BORDINI Pantalea ANZALONE Nicola PRIVITERA