Nella giornata di venerdì, ad eccezione delle sessioni di recupero, si sono concluse le prove concorsuali valide per le progressioni economiche destinate ai dipendenti del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Provando a fare un resoconto di come si sono svolte le procedure, vorremmo innanzitutto fare un sincero plauso ai lavoratori per il comportamento estremamente dignitoso mantenuto e per i risultati delle prove preselettive ottenuti. Viceversa dobbiamo registrare che ancora una volta gli stessi dipendenti sono stati costretti, loro malgrado, a subire secondo noi l'ennesima umiliazione imposta dall'amministrazione con la complicità di altri soggetti che dovrebbero rappresentarli e, almeno in teoria, tutelarli.
Ancora oggi qualcuno tenta di spacciare la procedura appena passata come riconoscimento professionale del dipendente, ma chi ha dovuto affrontare questi mesi è certamente divenuto consapevole che imparare a memoria una serie di quiz (poiché alla fine di questo si è trattato, altro che moduli e-learning) o finanche trovare sistemi “alternativi” per ottenere un buon punteggio non può produrre alcun arricchimento culturale e professionale.
Da chi ancora si ostina a definire questa procedura come “formazione”, attendiamo suggerimenti su come adesso l'amministrazione stessa potrebbe utilizzare diversamente il personale, tenendo presente tutte le svariate tematiche utilizzate per i quiz.
Curiosamente poi, alcuni delle domande proposte nei quiz parlavano solo di doveri dei dipendenti, dimenticandosi, ci auguriamo solo per distrazione, di inserire quali sarebbero i diritti.
Dopo anni di aspettative e di sacrifici, anche familiari, è dunque questo il massimo che si è riusciti a produrre per riconoscere ciò che dovrebbe essere dovuto per tutti i lavoratori, come previsto dal CCNL e dalla Costituzione, ed oltretutto usando i loro soldi.
I lavoratori meriterebbero ben altro dal proprio datore di lavoro, che invece di avere a cuore le sorti del proprio personale, si dimostra ogni giorno di più vergognosamente agnostico.
Roma, 21/11/2016
Il Coordinamento