Oggi si è tenuta la riunione avente come o.d.g. Accordo cartolarizzazione anno 2014; Piano della formazione dipendenti MEF; Varie ed eventuali.
Le parti hanno sottoscritto l’accordo sulla ripartizione delle somme derivanti dal comma 165, i cui criteri ricalcano quelli adoperati per l’anno precedente. L’Amministrazione ha previsto il pagamento al massimo per il mese di ottobre, mentre le OO.SS. hanno sollecitato l’impegno affinché i tempi risultino più brevi possibili.
Relativamente al piano formativo, in particolare quello dedicato alle progressioni economiche, la UIL ha ribadito tutte le perplessità già maturate ben prima dell’incontro odierno, evidenziando all’Amministrazione, in particolare, alcuni aspetti specifici:
- Vi sarà una sostanziale iniquità sia per la quantità di tempo dedicabile ai corsi, che potrà dipendere dalla “benevolenza” dei singoli dirigenti, sia per lo svolgimento della prova finale, che la maggior parte effettuerà dal proprio posto di lavoro in condizioni evidentemente differenti (si pensi a chi ha la stanza singola e chi lavora in stanzoni con altri 4-5 colleghi che magari in quel momento svolgono altre mansioni), mentre coloro che per qualsiasi motivo sono privi di postazione informatica, anche temporaneamente, saranno convogliati in un’apposita aula, magari con tanto di sorveglianza
- Le materie scelte si confermano essere completamente slegate dalle funzioni svolte dai singoli dipendenti; inoltre, la scelta di alcuni argomenti in particolare risulta quantomeno bizzarra: perché fare un modulo sul SICOGE ed ignorare completamente altri sistemi quali NoiPA e SIGIT? Perché, a proposito dell’Area III, limitare la scelta delle domande facoltative a materie prettamente economiche, tralasciando quelle giuridiche?
- Non vi sarà la possibilità per i dipendenti di stampare le domande dalle quali verranno estrapolati i quiz finali, ma solo di visionarle al pc: perché limitare la possibilità di approfondire lo studio anche al di fuori dell’orario di lavoro, considerato che non sta scritto da nessuna parte che tutti possiedano un pc o un tablet privatamente?
Al di là delle singole criticità (ce ne sarebbero molte altre da evidenziare), il dato importante è che purtroppo si confermano in toto le nostre previsioni: tutto ciò è e resta nient’altro che una prova d’esame inopinatamente prevista per un passaggio economico.
In aggiunta a ciò, qualcuno ha cominciato ad intuire quel che ci aspetterà nel prossimo futuro, dato che il Capo Dipartimento ha “svelato” che probabilmente le prossime progressioni conterranno il criterio della valutazione, con buona pace di chi prospettava un “passaggio sicuro” per chi non riuscirà a risultare in posizione utile quest’anno, ma anzi sarà costretto ad affrontare una procedura nuova di zecca, a condizioni estremamente differenti da quelle sostenute dagli altri colleghi. Forse quel qualcuno, anziché scoprire solo oggi l’impossibilità di scorrimenti di graduatorie o fantomatiche idoneità, farebbe bene a rendersi conto di ciò e magari a preoccuparsi: gli facciamo i migliori auguri.
Roma, 7 luglio 2016 Il Coordinamento