CHIUSURA E RIALLOCAZIONE SEDI MEF

Ieri si è tenuta la riunione avente come o.d.g. chiusura/trasloco uffici DST e varie ed eventuali.

 

Ad inizio incontro, il Capo Dipartimento ha comunicato ai presenti l’avvenuta approvazione, da parte della Corte dei Conti, del decreto sul comma 165, per cui le OO.SS. verranno convocate in tempi brevi per firmare l’accordo e procedere al più presto all’erogazione delle somme al personale.

 

Sull’ordine del giorno, in premessa abbiamo tenuto a precisare che la Direzione dei Servizi del Tesoro è un ufficio amministrativo operativo, direttamente coinvolto nel processo di erogazione di prestazioni all’utenza esterna. Pertanto, a nostro avviso, non si può procedere se non vengono valutate tutte le ipotesi, non escludendo la possibilità di rimanere collocati nella medesima sede. L’obiettivo del risparmio non può essere l’unico scopo quando lo stesso contrasta con il principio di servizio alla cittadinanza e con il rispetto dello Stato sociale, che certamente non verrebbero garantite dallo spostamento presso la sede de La Rustica, di fatto impossibile da raggiungere con i mezzi pubblici ma solo utilizzando il mezzo proprio.

 

Inoltre, ci risulterebbe che alla scadenza del contratto di locazione della medesima sede l’amministrazione abbia fatto un bando pubblico al quale hanno partecipato 3 soggetti tra cui lo stesso proprietario dell’edificio dove oggi è ubicata la stessa Direzione, e sembrerebbe che l’offerta migliore sia stata presentata da quest’ultimo e che i requisiti siano stati ritenuti congrui dagli organi di controllo. Se così fosse vorremmo sapere quali sarebbero le motivazioni del mancato rinnovo e non vorremmo che questa scelta e la proposta di andare all’IGCS nascesse dal fatto che non si possano giustificare le spese di manutenzione ordinaria di quest’ultima sede alla corte dei conti, oltretutto occupato solo al 50%.

 

Attualmente l’edificio dov’è ubicata la DST è pari a 12.000 mq compresi gli archivi, ma sembrerebbe che ne siano sufficienti di meno per la nuova collocazione dell’eventuale nuova sede: a nostro avviso, tenendo conto delle reali caratteristiche, basterebbe fare ad esempio un’indagine sulle caserme in dismissione per trovare un edificio idoneo. In ogni caso, considerata la misura pro capite di 25mq per dipendente, risulterebbe che lo spazio disponibile negli uffici de La Rustica (circa 5.000 mq) non sia sufficiente a contenere tutto il personale e gli archivi della DST.

 

Si potrebbe anche trovare, secondo noi, collocazione all’interno di via XX settembre  facendo notare che alcuni dipendenti hanno assegnata una doppia stanza come per esempio tra IGCS e la sede centrale (120 posti) e considerando i nuovi lavori di ristrutturazione di quest’ultima sede (il Capo Dipartimento ha annunciato il reperimento di oltre 200 postazioni nei prossimi mesi). Una ulteriore soluzione potrebbe essere rappresentata dall’utilizzo della sede di Villa Fonseca.

 

La nostra O.S., per una maggiore trasparenza, ha chiesto di avere il documento di richiesta al demanio, di conoscere il costo dell’eventuale ristrutturazione dell’IGCS, dato che la nuova normativa antincendio prevede particolari prescrizioni per gli stabili con un numero di dipendenti superiori a 300; di sapere se i lavori sono stati assegnati, quale sarebbe la società che se ne deve occupare, nonché di ricevere tutti i certificati inerenti la sicurezza del posto di lavoro dell’edificio dell’IGCS (amianto, microclima, mobilio ecc…) attuali e successivi alla ristrutturazione.

 

In chiusura di riunione, abbiamo ufficialmente chiesto di essere convocati per discutere del piano di formazione 2016-2018 trasmesso dall’Amministrazione solo poche ore prima dell’incontro, e che alleghiamo al presente comunicato.

 

Roma, 24 Giugno 2016                                                 Il Coordinamento