NOVITA' GIUSTIZIA TRIBUTARIA

In queste ore a questa Segreteria Nazionale giungono numerose richieste di informazioni circa le novità che potrebbero riguardare le CC.TT. e più in generale la Giustizia Tributaria. Sempre in queste ore una delibera del CPGT rivolta al Ministro dell’Economia rivendica e chiede allo stesso interventi su più fronti che coinvolgono anche il personale amministrativo sempre delle citate CC.TT.
In primis diciamo che gli interventi che saranno fatti sul funzionamento complessivo della macchina tributaria sono condivisibili e che da tempo noi auspicavamo: la progressiva diminuzione dei magistrati non togati, per esempio, un intervento mirato che sembra definitivamente chiarire che il personale delle Segreterie delle CC.TT. è governato dalla Direzione della Giustizia Tributaria e dai Direttori di Segreteria senza più nessuna possibile “incursione” da parte del CPGT e infine l’introduzione del contributo unificato che porterà – dopo i necessari accordi sindacali a livello centrale – a nuove risorse economiche per il personale delle CC.TT.
Insomma queste prime novità – che andranno confermate dal decreto si intende – ci sembrano meritevoli di un plauso alla stessa DGT che sappiamo essersi spesa non poco su questo fronte e al contempo solleviamo perplessità sulla delibera n. 1287 del CPGT soprattutto laddove interviene per chiedere il ruolo unico del personale delle CC.TT. e la fuoriuscita di detto personale dal MEF.
Semplicemente assurdo e vorremo sapere per andare dove e con quali ricadute per tale personale sotto il profilo economico dato che risulterà chiaro a tutti che questo comporterebbe la fuoriuscita istantanea dal Fondo di Previdenza e la perdita del salario accessorio ( FUA – comma 165 etc.) che all’attualità risulta essere tra i più elevati in termini economici complessivi rispetto agli altri Ministeri.
E ancora questa fantomatica uscita del personale dal MEF dovrebbe vederci allocati dove? In quale settore o segmento di Ministero? Alla Giustizia per caso? Alla Presidenza del Consiglio? Dove di grazia?
Non prendiamoci in giro sapendo tutti fin troppo bene l’espressa contrarietà sia da parte del Governo che della stessa Presidenza del Consiglio ad incrementare anche di poche decine di unità il personale ivi esistente e quindi rimarrebbe forse aperta la strada della Giustizia con tutte le criticità colà esistenti e una puntuale penalizzazione in termini economici per il personale stesso.
E’ chiaro a tutti che la situazione economica del Paese non versa nelle migliori condizioni è chiaro a tutti che dentro al MEF permangono condizioni economiche allo stato attuale irrinunciabili per noi – Fondo di Previdenza e salario accessorio – e immaginare un ruolo unico senza indicare dove e con quali risorse è semplicemente da incoscienti…
Questo è lo stato dell’arte e immaginare voli pindarici in questo momento può essere rischioso e persino stupido: vorremmo evitare voli in caduta libera spinti solo da qualche sirena ammaliatrice…
Tornando per un attimo al contributo unificato si tratterebbe di una sorta di “tassa” parametrata all’entità della lite e tale contributo sarebbe legato all’aumento della produttività dei giudici e conseguentemente del personale amministrativo e su tale aspetto deve essere chiaro che l’eventuale aumento delle udienze e quindi dei ricorsi per seduta dovrà essere frutto di un accordo con le OO.SS. di posto di lavoro soprattutto in quelle realtà dove le dotazioni organiche risultano già in grave sofferenza.
Non è pensabile che laddove maggiormente si è fatto sentire il blocco del turn-over, laddove già siamo allo stremo sia per numero di udienze che per fascicoli trattati si aumenti senza procedere al contempo anche ad iniezioni di personale. Siamo disposti ad aumentare la produttività ma a condizione che nelle grandi realtà dove arrivano anche a mancare 40 unità di personale rispetto alla dotazione organica il personale arrivi, diversamente, un ulteriore aumento è proprio difficile da sostenere. Così come è inaccettabile che l’ordine arrivi dal Presidente di questa o quella Commissione soprattutto spinto dal desiderio di vedersi aumentare i compensi, e non si possa poi trovare con la Direzione del personale (direttore di Segreteria) un accordo sul quantum e sulle risorse umane e conseguentemente economiche necessarie per raggiungere tali obiettivi.
In buona sostanza attendiamo le novità senza fasciarci la testa, anzi spinti come sempre a valutare positivamente ogni cosa purché contenga assieme soddisfazione dell’utenza e ovviamente del personale che opera a fianco dei Magistrati Tributari.
Vi terremo informati dei nuovi possibili sviluppi.

Roma, 4 luglio 2011                                            Massimo Zanetti