Si è tenuta oggi, lunedì 22 luglio, la riunione con il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze con delega al personale Onorevole Baretta.
Gli argomenti trattati sono stati molteplici ma il principale è stato la richiesta di informazioni circa il rinnovo economico e giuridico dei contratti collettivi, rammentando il sollecito già avanzato dai segretari generali di categoria del pubblico impiego CGIL-CISL-UIL.
Sul tema non ci sono state grandi rivelazioni, ma soltanto il rinvio alla legge di stabilità.
Inoltre, abbiamo ricordato al sottosegretario, l’importanza dell’Accordo FUA 2012 e del protocollo d’intesa politico, sottoscritti di recente che impegnano il MEF a erogare il salario accessorio per la produttività e a verificare i flussi di spesa interni, e ad individuare i capitoli di bilancio e convenzioni da cui ricavare risorse aggiuntive da destinare ai lavoratori.
Entrando nel merito delle problematiche aperte nel nostro Dicastero sintetizziamo le richieste che abbiamo avanzato negli interventi:
PROGRESSIONI ECONOMICHE: abbiamo precisato che negli ultimi 12 anni al Ministero dell’Economia e delle Finanze sono state effettuate solamente due progressioni all’interno delle aree, contrariamente a quanto accaduto in altre realtà, a causa in primis dell’amministrazione (2001) e successivamente all’autorità politica che con la legge 78/2010 e la circolare n° 12 a firma del Ministro dell’Economia e delle finanze ha bloccato l’avanzamento di carriera dei dipendenti fino al 31 dicembre 2013.
Pertanto abbiamo sollecitato, anche come previsto dall’accordo del 22 gennaio u.s., l’attuazione e il completamento delle progressioni economiche per dare risposte soddisfacenti a tutto il personale.
RTS: immediatamente abbiamo espresso la nostra contrarietà all’applicazione del DPCM 27 febbraio n° 67 particolarmente all’art.18 che prevede un riassetto delle sedi delle RTS, ricordando di aver già sostenuto una drastica riduzione con la soppressione delle DTEF. e il conseguente aumento dei carichi di lavoro delle stesse sedi territoriali trasferito alle ragionerie con una diminuzione del personale (circa 1.500 unità transitate nei ruoli del Monopoli). A tal proposito abbiamo sostenuto che, anche in presenza di una, per noi, inaccettabile soppressione delle Province (necessario iter costituzionale), sia presente comunque un presidio territoriale del Ministero come erogatore dei servizi e controllore dei conti pubblici.
CC.TT.: a causa dei molteplici interventi normativi e nonostante le numerose circolari prodotte, il settore è numericamente sottodimensionato rispetto alla mole di ricorsi che pervengono e all’importanza rivestita dal contenzioso tributario che viene utilizzato per fare cassa dall’autorità politica, mentre il personale è ancora in attesa dei proventi, previsti per legge, e collegati al contributo unificato.
ORGANIZZAZIONE E CARICHI DI LAVORO: per tutte le sedi territoriali del Ministero abbiamo chiesto di poter confrontare i carichi di lavoro e le forze lavorative presenti sui singoli territori. Infatti gli uffici a nostro avviso sono insufficienti e soprattutto privi di obbiettivi strategici. Anche il semplice cambio di direttiva, competenze e sistemi operativi possono comportare il collasso delle sedi.
FORMAZIONE: abbiamo segnalato che il personale da anni, soprattutto nelle sedi decentrate, non effettua e non partecipa a corsi di formazione. Ricordiamo che la stessa, a differenza di quanto taluni ritengono, non è solo un accrescimento professionale del singolo dipendente ma è anche un utile ritorno per l’amministrazione che chiede sempre maggiori professionalità. A nostro avviso pertanto è una contraddizione che a fronte di molteplici richieste di alta competenza da parte dell’amministrazione ci sia una diminuzione di risorse per la formazione.
NoiPA: abbiamo avuto conferma delle criticità del sistema più volte segnalate, dovute al massiccio ingresso di molteplici partite stipendiali non previste con le attuali modalità e celerità.
Abbiamo tuttavia sollecitato il mantenimento del servizio NoiPA nell’alveo pubblico, che altrimenti se privatizzato avrebbe un costo eccessivo per la collettività, e conseguentemente raccomandato il potenziamento delle risorse umane e strumentali per poter eliminare le criticità riscontrate.
COMMA 165:abbiamo sollecitato la firma e una ripartizione equa delle cifre sia tra il personale dello stesso dicastero, sia tra le diverse realtà che usufruiscono dello stesso incentivo, precisando che non chiediamo una redistribuzione a danno di alcuni ma un aumento delle disponibilità in base a criteri giusti.
La disponibilità del sottosegretario è stata ampia, precisando che le argomentazioni trattate erano di grande interesse. L’On. Baretta ha proposto di calendarizzare successivamente degli incontri specifici e monotematici per affrontare e possibilmente risolvere tutte le richieste, non ignorando le presenti difficoltà.
In particolare abbiamo apprezzato la volontà manifestata di non rendere perentorio il termine dei 60 giorni previsti dal DPCM di riorganizzazione, pubblicato sulla gazzetta ufficiale il 15 giugno u.s. per il riassetto territoriale, non essendo vincolante per i servizi centrali, e ne verificheremo gli effetti, ritenendo che l’organizzazione ed articolazione delle Ragionerie territoriali non possono essere effettuate con tagli lineari ma vanno rese plasmabili in riferimento alle reali esigenze amministrative, del personale e della collettività.
L'obiettivo è di garantire processi di reale riforma che intervengano sulla riorganizzazione e valorizzino le professionalità e le competenze dei dipendenti.
Restiamo in attesa di concrete risposte e vi terremo informati
Roma, 22 luglio 2013
FP CGIL MEF CISL FP MEF UILPA-MEF
Daniele NOLA Paolo BONOMO Andrea G. BORDINI