Come ampiamente prevedibile, alla prevista riunione tenutasi in data odierna sulle progressioni economiche e sulle posizioni organizzative, l’Amministrazione, pur rivedendo parzialmente e non sufficientemente alcuni punti della precedente proposta, con particolare riguardo al peso che verrà dato al punteggio relativo al criterio della "non formazione", non ha invece inteso mutare avviso nel prevedere, anziché un piano formativo annuale serio e davvero migliorativo della professionalità dei dipendenti, ma soprattutto coerente con la normativa vigente, una prova attitudinale ad hoc, creata appositamente per la procedura selettiva ed alla quale si potrà accedere solo partecipando alla stessa. L’accordo sembrerebbe valido in quanto è stato sottoscritto dalla maggioranza delle OO.SS presenti al tavolo, ma quella che è stata approvata non può essere definita una progressione economica così come prevista dal contratto collettivo, poiché in pratica prevede, come fosse un passaggio di area, un corso concorso preparativo ad una prova a quiz su argomenti accademici non legati in alcun modo alle mansioni effettivamente svolte dai dipendenti, ed il cui esito sarà determinante per la composizione della graduatoria finale. La UIL, non potendo e volendo avallare un istituto chiaramente al di fuori dall’alveo contrattuale, non ha sottoscritto l’intesa, coerentemente con quanto ha sempre dichiarato, pur avendo sempre riconosciuto l’importanza di far ripartire un sistema premiale per troppo tempo negato al personale, importanza che però non può giustificare il sostegno ad un cattivo accordo. Al contempo, chi ha sottoscritto la proposta dell’amministrazione, ha contemporaneamente e conseguentemente approvato il protocollo d’intesa sulle posizione organizzative, con una discutibile distribuzione dei posti tra centro e periferia, senza che in pratica vi sia stato alcun dibattito tra le parti, e soprattutto senza che l’amministrazione fornisse un informativa specifica sui criteri che verranno adottati per l’assegnazione delle posizioni stesse.
Roma, 30 marzo 2016 Il Coordinamento