Questa O.S. e i dipendenti di questo Dicastero si stanno chiedendo ormai da tempo il motivo dell'esistenza dell'attuale DAG, ma a questa domanda non hanno mai avuto alcuna risposta.
La denominazione è Dipartimento dell'Amministrazione generale, del personale e dei servizi ma nelle azioni di fatto, secondo noi e da quello che viene percepito rispetto alle richieste dei dipendenti, svolge tutt'altro.
Siamo amareggiati, ma non scoraggiati perché questa O.S. non demorde.
Saremo più chiari e precisi.
Siamo ancora in attesa di capire cosa vuol dire per questa Amministrazione "a data da destinarsi" in merito al rinvio della riunione prevista per il giorno 21 dicembre u.s..
Nello specifico ci chiediamo quando prevede questa Amministrazione di convocare le OO.SS. per discutere (e preferibilmente chiudere) l’accordo sui criteri per l’attribuzione delle progressioni economiche e delle posizioni organizzative con decorrenza 1 gennaio 2016.
La mancata convocazione a tutt'oggi ci preoccupa ma deve anche far riflettere chi è preposto ad Uffici cui la competenza specifica è la gestione del personale e il cui immobilismo è aberrante.
Riscontriamo da qualche anno ed in particolare da maggio 2014 una maggiore difficoltà nel raggiungere accordi con l'Amministrazione, sia a livello nazionale che territoriale, per il benessere economico e lavorativo a favore del personale di questo Dicastero.
Abbiamo più volte scritto al datore di lavoro in merito a problematiche riscontrate o da verificare sulla sicurezza dei luoghi di lavoro senza ricevere alcuna risposta oppure riceverne parziali, incomplete e non corrispondenti alle richieste.
Chi dovrebbe gestire il personale ci sembra distratto e forse anche impegnato in altri ruoli che lasciano poco spazio ai compiti istituzionali.
Forse il Capo dipartimento soffre di gelosia e vorrebbe avere la stessa visita dei dipendenti come già avvenuta al Ragioniere Generale dello Stato. Ma per fare questo avvisiamo che bisogna presidiare il primo piano, perchè sembrerebbe che sia più facile trovarlo in quei locali che nei propri uffici. Possiamo capire l'importanza di frequentare gli uffici del Ministro per rilanciare la propria immagine, ma ricordiamo che lo stipendio percepito è per svolgere altre funzioni e che il personale ha il diritto di aver riconosciuto la propria progressione economica e professionale.
Recentemente abbiamo concluso un nostro comunicato con questa frase:
Gestire i dipendenti non equivale né a mortificarli né tantomeno ad ignorarli, da un lavoratore gratificato la prima a trarne beneficio sarebbe l’amministrazione stessa.
Oggi la nostra domanda è:
MA QUESTA AMMINISTRAZIONE E' IN GRADO DI GESTIRE IL PERSONALE?
Ai lavoratori la risposta. Vi terremo aggiornati.
La denominazione è Dipartimento dell'Amministrazione generale, del personale e dei servizi ma nelle azioni di fatto, secondo noi e da quello che viene percepito rispetto alle richieste dei dipendenti, svolge tutt'altro.
Siamo amareggiati, ma non scoraggiati perché questa O.S. non demorde.
Saremo più chiari e precisi.
Siamo ancora in attesa di capire cosa vuol dire per questa Amministrazione "a data da destinarsi" in merito al rinvio della riunione prevista per il giorno 21 dicembre u.s..
Nello specifico ci chiediamo quando prevede questa Amministrazione di convocare le OO.SS. per discutere (e preferibilmente chiudere) l’accordo sui criteri per l’attribuzione delle progressioni economiche e delle posizioni organizzative con decorrenza 1 gennaio 2016.
La mancata convocazione a tutt'oggi ci preoccupa ma deve anche far riflettere chi è preposto ad Uffici cui la competenza specifica è la gestione del personale e il cui immobilismo è aberrante.
Riscontriamo da qualche anno ed in particolare da maggio 2014 una maggiore difficoltà nel raggiungere accordi con l'Amministrazione, sia a livello nazionale che territoriale, per il benessere economico e lavorativo a favore del personale di questo Dicastero.
Abbiamo più volte scritto al datore di lavoro in merito a problematiche riscontrate o da verificare sulla sicurezza dei luoghi di lavoro senza ricevere alcuna risposta oppure riceverne parziali, incomplete e non corrispondenti alle richieste.
Chi dovrebbe gestire il personale ci sembra distratto e forse anche impegnato in altri ruoli che lasciano poco spazio ai compiti istituzionali.
Forse il Capo dipartimento soffre di gelosia e vorrebbe avere la stessa visita dei dipendenti come già avvenuta al Ragioniere Generale dello Stato. Ma per fare questo avvisiamo che bisogna presidiare il primo piano, perchè sembrerebbe che sia più facile trovarlo in quei locali che nei propri uffici. Possiamo capire l'importanza di frequentare gli uffici del Ministro per rilanciare la propria immagine, ma ricordiamo che lo stipendio percepito è per svolgere altre funzioni e che il personale ha il diritto di aver riconosciuto la propria progressione economica e professionale.
Recentemente abbiamo concluso un nostro comunicato con questa frase:
Gestire i dipendenti non equivale né a mortificarli né tantomeno ad ignorarli, da un lavoratore gratificato la prima a trarne beneficio sarebbe l’amministrazione stessa.
Oggi la nostra domanda è:
MA QUESTA AMMINISTRAZIONE E' IN GRADO DI GESTIRE IL PERSONALE?
Ai lavoratori la risposta. Vi terremo aggiornati.
Roma, 14 gennaio 2016
Anzalone PANTALEA Andrea G. BORDINI