LA SALUTE DEI LAVORATORI AL PRIMO POSTO

Formuliamo con la presente nota, quali Coordinatore Generale e Vice Coordinatore Nazionale della UILPA – MEF, di segnalarle alcune problematiche inerenti  gli uffici dell’I.G.F. nello stabile di via XX Settembre sede del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Nello specifico, ci è stata indicata dal personale operante nella sede, la quasi sicura presenza di emissioni di gas radon che si sprigionerebbe dai materiali da costruzione, specialmente se di origine vulcanica come il tufo o i graniti e quindi dai laterizi utilizzati a suo tempo nella costruzione del manufatto e che stagnerebbe nei locali anche a causa della mancata o insufficiente ventilazione degli stessi. Voglio ricordare che il radon è un gas molto
pesante, pericoloso per la salute umana se inalato ed uno dei suoi principali fattori di rischio è legato al fatto che accumulandosi all'interno di abitazioni diventa una delle principali cause di tumore al polmone. Si stima che sia la causa di morte per oltre 20.000 persone nella sola Unione europea ogni anno ed oltre 3.000 in Italia. Polonio e bismuto sono i prodotti, estremamente tossici, del decadimento radioattivo del radon. Più alta è la concentrazione nell'ambiente più alto è il rischio di contrarre il tumore  pertanto la prima cosa da fare, nei casi in cui si sappia di essere in una zona a rischio, è di effettuare delle misurazioni di concentrazione atte a determinare se questo problema assume valori critici che ad oggi non conosciamo a causa del mancato monitoraggio con strumenti idonei per misurazioni indicative che la normativa per gli ambienti di lavoro (Decreto legislativo 26 maggio 2000, n. 241) fissa un livello di riferimento di 500 Bq/m³. A tale proposito nei locali indicati non risulta con certezza se vi siano concentrazioni di radon a livelli non particolarmente pericolosi per i dipendenti che vi lavorano e quindi inferiore a tale concentrazione. Per quanto esposto ai sensi del D.Lgs 81/2008 aggiornato al D.Lgs 106/2009 chiediamo sia effettuata una verifica, da parte dell’Ispettore Generale Capo dell’I.G.F. , in merito alla situazione delle concentrazioni di radon misurate con specifici strumentazioni, negli ambienti in parola dagli organi competenti (ANPA o ARPA), In mancanza di tale verifica si chiederà l’intervento degli organi competenti, i quali adotteranno gli opportuni provvedimenti.
Si resta in attesa di ricevere, con ogni cortese urgenza, un riscontro a quanto precede, al fine di garantire la tutela della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori.
Cordiali saluti

Roma 15 Dicembre 2015                                                                                 
 
Andrea Giuseppe Bordini                                                                                       Guido  Compagnone
 
 
 
P.S.: la presente lettera è stata inviata a tutte le direzioni generali dell'Amministrazioni e dell'autorità politica.
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