ha potuto far altro che alzare bandiera bianca.
Grazie alla RSU, che ha saputo convogliare ed indirizzare la protesta, senza che la stessa, pur nella sua durezza e fermezza, travalicasse i confini della civiltà e della legalità.
Grazie alle OO.SS., che hanno agito a supporto della RSU offrendo copertura politica e mettendo a disposizione i loro mezzi per “esportare” la protesta, consentendo anche ai lavoratori delle altre sedi di raggiungere ed appoggiare i loro colleghi di Via XX Settembre, nonché indicendo assemblee in tutto il territorio nazionale oltre che in altri Ministeri.
Grazie al personale dell'Amministrazione dirigente e non che con grande diligenza e responsabilità, anche rinunciando con grande sacrificio a turni e straordinari, si è esposto contro un sopruso nei confronti dei lavoratori.
Ed un grazie (consentitecelo per una volta) alle donne e agli uomini che collaborano con questa Organizzazione Sindacale, che sono sempre disposizione del personale, e che pur potendo vantare la primigenia della vertenza, avendo fin dall’estate ripetutamente lanciato l’allarme dello scippo delle risorse, è sempre responsabilmente rimasta un passo indietro, riconoscendo il valore della spontaneità della reazione e marciando ed urlando fianco a fianco ai lavoratori, ed evitando dunque di apporre “il cappello” sul dissenso generale, come probabilmente qualcun altro avrebbe voluto fare e che, non essendovi riuscito, ha goffamente cercato di accusare noi.
“Abbiamo vinto una battaglia, ma non la guerra” direbbe De Gaulle: adesso diventa fondamentale non disperdere quanto di eccezionale compiuto per il recupero delle somme sottratte al FUA 2015, e dunque mantenere alto il livello di guardia per le prossime, importantissime sfide che dovremo affrontare nei prossimi giorni, a cominciare dalla modifica della Legge di stabilità relativamente al FUA 2016, e non ultima la questione del rinnovo del contratto di lavoro, tappa fondamentale non solo per restituire ai lavoratori pubblici quel potere d’acquisto che sei anni di inopinato (ed incostituzionale) blocco della contrattazione ha risolto a livelli inaccettabili, ma soprattutto per ridare dignità e riconoscimento al lavoro pubblico, bistrattato ed impoverito con mezzi e mezzucci anche squallidi.
Le mobilitazione dunque proseguirà nei giorni successivi in tutti i ministeri fino alla grande manifestazione unitaria di CGIL, CISL e UIL del 28 novembre p.v., in cui tutti i lavoratori pubblici e non solo rivendicheranno con forza un giusto riconoscimento per il loro ruolo nevralgico ed imprescindibile per garantire i servizi essenziali a tutti i cittadini. Con una consapevolezza in più: quanto successo al MEF è dimostrazione palese che le organizzazioni sindacali, se non supportate, possono fare ben poco, ma se avvertono attorno a loro la spinta, il calore e la compattezza di tutti i lavoratori, nulla diventa impossibile.
Roma, 13 novembre 2015 Il Coordinamento Nazionale
P.S.: Come richiesto dalla RSU: DAG-RGS-DT-UDCOM, la UIL ha indetto in modo unitario l'assemblea cittadina per giorno 16 novembre p.v. dalle ore 11.00 da tenersi nei locali della sede centrale del Ministero dell'Economia e delle Finanze.