Un concetto sembrava chiaro a tutti fin dall’inizio: la protesta è dei lavoratori e deve restare tale, è nata spontaneamente ed è proseguita sotto l’egida della RSU, quale mandataria democraticamente eletta da tutti i lavoratori e dunque istituzionalmente titolata ad intrattenere rapporti con l’amministrazione.
Per questo motivo, nonostante come UIL avessimo denunciato il tutto in tempi non sospetti prendendoci appellativi di "fantasiosi" da qualche "stupido" , abbiamo da subito preferito non “appropriarci” della vertenza, pur ovviamente condividendo e sostenendo fattivamente la protesta in atto, partecipando alle quotidiane iniziative fianco a fianco ai colleghi ma evitando di esporre bandiere o vessilli.
Tutti avremmo potuto chiedere l'assemblea cittadina per agevolare il personale per giorno 3 novembre p.v., ma se questo fosse stato l'unico scopo da parte di tutti sarebbe stato sufficiente che la stessa fosse stata richiesta da una singola o.s., ognuna per un giorno differente, per prolungare fino al raggiungimento del risultato la protesta.
Ma si vede che per alcuni potrebbe non essere così, cioè gli interessi pubblicitari di sigla potrebbero essere superiori a quelli del personale; ci auguriamo questa volta di sbagliarci come lo avremmo voluto in altre occasioni ma purtroppo abbiamo fatto sempre centro.
Per questo auspichiamo che si continui nel percorso intrapreso con lo stesso spirito con cui lo si è iniziato, e che martedì prossimo coloro che parteciperanno all’assemblea di Via XX Settembre, siano essi sindacalisti o semplici dipendenti, formino un’unica grande voce dissonante nell’interesse comune di tutti i lavoratori .
Il Coordinamento Nazionale