Come annunciato, a seguito della clamorosa protesta spontanea di venerdì scorso scaturita dalla notizia dei tagli al Fua previsti nella Legge di Stabilità, stamattina al Mef si è svolta l’assemblea del personale che, di fatto, ha caricato sulle proprie spalle insieme alla RSU, promotrice dell’iniziativa, l’onere e l’onore di protestare anche a nome di tutto il comparto pubblico, visto che i suddetti tagli interesseranno tutti i Ministeri.
L’assemblea è però durata appena 10 minuti: infatti, la sala concessa per lo svolgimento dell’assemblea era inidonea a contenere la grande massa di colleghi intervenuti; se poi aggiungiamo il divieto da parte dell’Amministrazione di usare impianti di amplificazione, per cui risultava impossibile comunicare alcunché, tutto questo ha fatto sì che i dipendenti, ulteriormente esasperati ed arrabbiati, si siano prima diretti in massa nei corridoi delle stanze del Ministro (rigorosamente chiuse) e successivamente riversarsi in cortile, da dove hanno anche potuto assistere alla fuga in auto del Ministro stesso da un’uscita laterale.
Probabilmente, chi di dovere sceglie (o comunque finge) di ignorare che il livello di sopportazione del personale è stato ampiamente superato, e che non sarà più possibile per il governo fare cassa sui soliti noti. Noi continueremo, come ormai da mesi, a cercare tutte le strade possibili affinché l’ennesimo latrocinio non avvenga, consci del fatto che, come dimostrato oggi dalla RSU e dai lavoratori, certamente si remerà tutti dalla stessa parte.
Il Coordinamento Nazionale