In seguito al concretizzarsi delle voci, che noi denunciavamo da mesi e non più tardi il 21 ottobre u.s. (clicca qui), riguardanti un corposo taglio alle risorse destinate al FUA per il 2016, venerdì mattina centinaia di colleghi hanno occupato pacificamente, ma rumorosamente, i corridoi della Ragioneria Generale ed in particolare hanno presidiato la porta del Ragioniere Generale dello Stato.
Una manifestazione spontanea, perchè i dipendenti non sopportano più i soprusi, contro l’ennesima, probabile e inaccettabile mortificazione ai danni dei lavoratori pubblici (che per qualcun altro, è bene ricordare, era pura fantasia) che, già provati dall’ormai atavico mancato rinnovo del contratto, si vedranno, se così le cose verranno confermate, ridotta anche buona parte del salario accessorio, con buona pace non solo del (residuo) potere d’acquisto delle retribuzioni, ma anche del corretto funzionamento della macchina amministrativa.
A seguito dell’estemporanea iniziativa, una delegazione di dipendenti degli Ispettorati Generali è stata ricevuta dal Ragioniere Generale che, a quanto pare, avrebbe consigliato ai presenti, ai fini di una “poco probabile” risoluzione del problema, di cercare di mantenere un “basso profilo”. Come a dire che il villano che perde i suoi averi deve ridere per non rattristare il re…
Dunque, sembrerebbe secondo alcuni che nemmeno la rivendicazione di un diritto sacrosanto, avrebbe licenza di esistere; e fa ancora più rabbia pensare che il “consiglio” dei tagli sembrerebbe essere stato avallato, consigliato e agevolato dagli Ispettori di IGOP e IGB uffici appartenenti alla stessa RGS.
Un'altra anomalia o appare quantomeno strano, forse per tenere sottoprofilo e non dare importanza all'accaduto, che in quella stessa sede non si sia voluta dare udienza anche a coloro che, legittimamente ed incontrovertibilmente, sono istituzionalmente e democraticamente deputati a rappresentare tutto il personale, cioè la RSU: forse immaginando che la richiesta di basso profilo avrebbe potuto avere esiti non graditi.
Noi non ci stiamo, i diritti e gli interessi dei lavoratori devono avere la priorità, e se lesi devono essere gridati ad alta voce ed avere le prime pagine dei giornali.
Pertanto, abbiamo immediatamente chiesto, nella stessa giornata di venerdì, un incontro urgente al Ministro (in allegato) per cercare di porre rimedio a questo nuovo sopruso. Non possiamo permettere che ancora una volta il personale venga depredato e tratto in inganno.
Anche la RSU degli uffici centrali, è stata costretta a seguito delle nostre pressioni sia come O.S. mai doma e ferma e sempre combattiva e irremovibile anche con i propri componenti nella stessa (13 su 34), a chiedere un'assemblea del personale che si terrà oggi stesso.
Certamente non lasceremo nulla di intentato e la soluzione non è mantenere il profilo basso e silente per poter arrivare ad una soluzione, ma vogliamo e dobbiamo rivendicare i nostri diritti ad alta voce e noi ci sentiamo forti dell’appoggio di tutta la UIL e, riteniamo a questo punto, di tutti i lavoratori ormai esasperati da una situazione ai limiti del paradossale.
Roma, 26 ottobre 2015
Il Coordinamento Nazionale