FUA
Per coloro che, evidentemente, sono distratti (o fanno finta di esserlo) e confondono comunicati ed annualità, è necessario ricordare che sulla problematica delle risorse variabili del FUA 2015 dei Ministeri, assegnate in sede di legge di assestamento del bilancio 2015 alla competenza della Funzione Pubblica, la UILPA è stata tutt’altro che silente ed ha denunciato lo scippo sin da luglio (link), al contrario di qualcuno che se ne è accorto la scorsa settimana e ci ha pure accusato di “sapere e tacere”; e che il comunicato di ieri (13 ottobre) non riguarda le suddette risorse, ma il tentativo (tutt’altro che “fantasioso”) di tagliare il 50% del FUA 2016 (duemilasedici) non per tutti i ministeri ma unicamente per il MEF, e per il quale stiamo cercando una soluzione immediata per evitare l’ennesima, insopportabile mortificazione per il personale.
FONDO DI PREVIDENZA
Come se non bastasse, sembrerebbe che l’esecutivo invece di pensare di dare seguito come impone la legge alla sentenza della Corte Costituzionale avviando i tavoli di contrattazione per il rinnovo dei contratti pubblici, stia prendendo informazioni sul Fondo di Previdenza MEF, in modo da avere a disposizione, accanto alle pensioni ed alle retribuzioni dei dipendenti pubblici, un altro serbatoio da depredare. Siamo e saremo come sempre vigili sull’argomento al contrario di altri che dormono.
COMMA 165
Inoltre, sembra ci sia in campo una proposta diretta a far confluire le somme destinate a finanziare il Contributo Unificato, nel calderone del comma 165: tale ipotesi non ci vedrebbe contrari a priori, in quanto servirebbe ad eliminare l’odioso ed iniquo sistema di distribuzione oggi proposto dall’Amministrazione, che di fatto penalizza, escludendoli dal beneficio, proprio gli uffici maggiormente oberati di lavoro. Sembrerebbe che le stesse però, andrebbero a compensare risorse oggi soppresse e destinate ad altre Amministrazioni. A queste condizioni la nostra O.S. non potrà che ribellarsi come sempre, pretendendo che il totale delle somme da distribuire al personale resti invariato tra comma 165 e contributo unificato., e che non si tratti dell’ennesimo espediente per far “scomparire” parte di esse.
CONTRIBUTO UNIFICATO
Giusto per chiarezza, anche se più volte abbiamo trattato l’argomento unitariamente ad altre OO.SS. confederali, l’accordo inerente il contributo unificato non è stato firmato ed approvato da alcuna sigla sindacale. Il perché è molto semplice: i criteri che secondo l’Amministrazione sarebbero rispettosi della normativa a nostro avviso non coincidono con il rispetto dei lavoratori. Bisogna anche sottolineare che sarebbe intenzione dell’amministrazione applicare dei decreti attuativi e pagare unilateralmente secondo il dettato normativo. Siamo vigili sulla questione ed abbiamo più volte intimato i responsabili a trovare diversa soluzione. Sicuramente non resteremo a guardare e se ci saranno gli estremi giuridici saremo costretti ad adire le vie legali a tutela dei diritti e degli interessi di tutti i lavoratori.
Vi terremo come al solito aggiornati e invitiamo alcuni soggetti che ormai sono rappresentativi solo di loro stessi, a non dormire ed essere vigili, pronti ed attenti.
Roma, 14 ottobre 2015
Pantalea Anzalone Andrea G. Bordini Valerio Romito