ADDIO FUA MEF

Non si placano le allarmanti notizie che pervengono presso questa O.S., riguardanti i tagli del FUA dei Ministeri da parte del Governo. Riduzioni che sembrerebbero essere supportate dai pareri della Ragioneria Generale dello Stato ed in particolar modo dall’Ispettorato generale del bilancio.
Quest’ultimo, sembrerebbe aver espresso parere favorevole su l’assurda proposta dell’esecutivo di tagliare il 50% del FUA 2016 unicamente per il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Inoltre, sembrerebbe che il personale dello stesso Ispettorato, appresa la notizia, abbia chiesto un incontro all’Ispettore di riferimento comunicando che, se la notizia fosse stata vera, non avrebbe più svolto ore di straordinario durante la legge di stabilità che sono basilari per coprire le tempistiche della stessa.
Non possiamo che essere d’accordo ed appoggiare in prima fila la protesta dei colleghi dell’IGB augurandoci che questa volta tutto il personale del Ministero abbia una reazione di orgoglio per l’ingiusto e aberrante provvedimento del Governo che con la connivenza della Ragioneria mirerebbe a ridurre i compensi accessori spettanti ai lavoratori.
Se tutto ciò risultasse attendibile lo riteniamo un atto grave, denigratorio e inaccettabile nei confronti dei lavoratori, che come più volte denunciato colpirebbe sempre le tasche dei lavoratori non risolvendo quelli che sono oggi i veri problemi della Pubblica Amministrazione.
Indubbiamente ci farebbe piacere scoprire che le informazioni sopra riportate risultassero infondate, ma l’agitazione del personale mette in evidenza lo stato d’animo in cui versano i dipendenti che ormai vivono nella paura di veder colpiti i propri diritti economici e giuridici, che grazie ad una politica disattenta nei loro confronti sono stati ridotti ad essenziali per la sopravvivenza.
Sono anni che si perpetra una campagna denigratoria che investe inesorabile il pubblico impiego come se il male del Paese fossero i dipendenti pubblici.
Come in tutte le Aziende private nel momento in cui il personale è sofferente si teme la chiusura della fabbrica, ma nel caso della Pubblica Amministrazione il rischio è il fallimento dello Stato/Costituzione e ciò graverebbe pesantemente sulla società e sui servizi ai cittadini.
Sottolineiamo anche che in questo caso i dipendenti pubblici sono colpiti due volte sia come lavoratori che come cittadini.
Inoltre, sembrerebbe che un Dirigente sempre della RGS abbia proposto un taglio sostanzioso degli straordinari destinato al personale e che la stessa proposta sia stata respinta…. Possiamo sostenere che questi “soggetti”, anche se in minoranza, denigrano il lavoro del personale e la stessa classe dei Dirigenti, che al contrario per la maggior parte dei casi apprezza l’operato dei propri collaboratori ritenendoli essenziali per il raggiungimento degli obiettivi.
Ci auguriamo che giungano smentite in tempi rapidissimi.

Roma, 13 ottobre 2015

       Anzalone Pantalea                                                                  Bordini Andrea G.

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