COMUNICATO DIRETTIVA INCARICHI

Non avendo ricevuto risposta alcuna alla richiesta di pari oggetto data 31 luglio 2015, si rappresenta quanto segue:

il competente ufficio dell’Ispettorato generale di Finanza avrebbe rifiutato l’autorizzazione allo svolgimento di incarichi ad alcuni dipendenti in quanto “non appare opportuno autorizzare incarichi o conferirne ulteriori qualora il soggetto ne abbia già in numero complessivo di tre” e ciò in quanto ciò sarebbe disposto da una direttiva, attualmente alla firma della S.V., volta a regolamentare i conferimenti e le autorizzazioni degli incarichi del personale ministeriale. Tale direttiva sarebbe formalizzata recependo la proposta elaborata da un apposito gruppo di lavoro.

Al riguardo, si invita la S.V. a NON sottoscrivere la detta direttiva poiché:

come già rappresentato ai destinatari per conoscenza, le OO.SS. non hanno ricevuto alcun tipo di informazione circa la costituzione del citato gruppo di lavoro (informazione obbligatoria considerato che la materia investe il personale in termini sia economici che di crescita professionale);

  • la detta direttiva sarebbe assolutamente illegittima (come da orientamento della magistratura amministrativa e della Funzione pubblica) poiché improntata a meri automatismi di carattere quantitativo, laddove invece il potere di autorizzazione dell’amministrazione-datore di lavoro deve essere esercitato secondo criteri oggettivi e idonei verificando caso per caso la compatibilità dell’attività extra istituzionale in base a natura, modalità di svolgimento e impegno richiesto;
  • la direttiva risulterebbe inoltre vincolate scelte propriamente gestionali;
  • l’atto appare inutilmente penalizzante per la professionalità e i redditi del personale, atteso che si passerebbe da un limite inizialmente stabilito in sette incarichi, poi ridotto a cinque, a un ridottissimo limite di soli tre incarichi tra conferiti e autorizzati;
  • l’atto sarebbe inoltre dannoso per la stessa amministrazione, considerata la penuria di personale iscritto al registro dei revisori legali, l’onnicomprensività del trattamento economico dei dirigenti che porterebbe inevitabilmente tale personale propendere esclusivamente per gli incarichi autorizzati in sfavore di quelli conferiti in rappresentanza dell’amministrazione, priverebbe il ministero di propri rappresentanti “aggiuntivi” in molte amministrazioni laddove non è prevista istituzionalmente la figura del revisore MEF (esempio enti territoriali). 

Con l’occasione si evidenzia inoltre che appare assolutamente improprio l’operato del detto ufficio IGF in quanto: non si comprende a che titolo il detto ufficio (peraltro di livello non generale) si arroghi la competenza all’autorizzazione allo svolgimento degli incarichi, transitata, con il nuovo regolamento di organizzazione, in capo alla Direzione del personale presso il quarto Dipartimento. La necessità di un parere del detto ufficio sulle autorizzazioni al personale del Dipartimento della RGS si configura inoltre come un inutile aggravamento della procedura di autorizzazione. Infine, non si comprende come sia possibile motivare le proprie comunicazioni con atti non perfezionati e non portati a conoscenza del personale. 

Rimanendo in attesa di risposta, si chiede di essere convocati per i necessari approfondimenti sulla materia. 

                                                                                   Il Coordinatore Generale      

                                                                                  BORDINI Andrea Giuseppe