Alcuni soggetti, probabilmente nel goffo tentativo di trovare del consenso a buon mercato, hanno cercato di sfruttare a proprio favore il recente episodio di cronaca giudiziaria che, purtroppo, ha visto coinvolti alcuni colleghi del nostro Ministero.
La UILPA-MEF si dissocia totalmente da questo modo di fare, ritenendo che queste iniziative qualunquistiche, che sono lontani dagli interessi della categoria, contribuiscono soltanto a gettare ulteriore discredito sui pubblici dipendenti in genere e, in particolare, su quanti operano con dedizione, sacrificio e competenza nel nostro dicastero generando servizi e valore per i cittadini, le imprese e la collettività tutta.
Crediamo infatti che farneticare di “istituzionalizzazione del malaffare” o di “zone grigie”, di “illegalità e corruzione”, per di più in totale assenza di qualunque vaglio di quanto accaduto da parte della magistratura giudicante, sia gravemente lesivo dell’immagine dell’amministrazione e dei colleghi tutti.
Fare di tutta l’erba un fascio, gettare ombre di colpevolezza a priori su chi non è ancora stato condannato da alcun organo giurisdizionale ed è pertanto assolutamente innocente fino a sentenza definitiva, risulta oltremodo disdicevole soprattutto nell’attuale momento storico che vede sotto attacco tutto il pubblico impiego, continuamente sottoposto sui media a gratuite campagne denigratorie e a tagli e blocchi indiscriminati di retribuzioni, uffici e carriere.
Paradossale la circostanza che di tali campagne poi ci si lamenti stracciandosi le vesti e versando lacrime di coccodrillo.
La giustizia deve fare il proprio corso nella speranza che il caso si possa chiudere il più velocemente possibile, in modo che venga ripristinata l’immagine di tutta la Pubblica Amministrazione. Il pubblico dipendente non può essere identificato con questi “fatti di cronaca”.
Un po’ di autocritica, coerenza e rispetto verso i colleghi sono doverosi da parte di chi vuole sostenere davvero gli interessi della categoria.
Roma, 23 marzo 2015
I Vice Coordinatori Il Coordinatore Generale
Anzalone P. – Compagnone G. – Privitera N. Bordini A. G.