CHIUSURA RTS E SSEF

Oggi si è tenuta la riunione inerente la chiusura delle 10 sedi Provinciali della Ragioneria Territoriale dello Stato prevista dalla normativa. La nostra O.S. ha ribadito che con questo atto, dettato esclusivamente dalla volontà politico/amministrativa, si reca un danno al contribuente che si vede sottratta una parte di presenza di Stato dal proprio territorio, e soprattutto ai dipendenti delle sedi RR.TT.SS. accorpate e accorpanti.
Infatti, i primi sono stati costretti a scegliere, sicuramente non per propria volontà, altre amministrazioni per poter restare sulla propria sede di residenza per motivi personali/familiari, i secondi subiranno, in modo critico, un aumento di carichi di lavoro rischiando di non poter più garantire il servizio all'utenza.
Abbiamo ancora una volta sottolineato che se l'esigenza dell'Amministrazione era quella di creare risparmio bisognava considerare altre voci di bilancio da tagliare molto più corpose ed inutili che invece continuano ad essere ancora attive, e di attivare immediatamente la mobilità da altre amministrazioni per quelle sedi che oggi sono in sofferenza, suggerendo già dei colloqui con i dipendenti degli uffici delle Province.
L'Amministrazione ha confermato la chiusura delle sedi a partire dal 01 febbraio p.v. comunicandoci che le scelte del personale sono state accolte per circa il 70% in prima istanza e per il restante 30% in seconda istanza (50 RTS di cui 2 comando out, 39 agenzia delle entrate, 12 agenzia dogane, 2 Ministero grazia e giustizia, 76 commissioni tributarie).
Invece per quanto riguarda la logistica, sembrerebbe che per qualche Commissione Tributaria ci sia difficoltà ad ospitare tutto il personale in transito, pertanto in attesa di nuove soluzioni gli stessi resteranno nello stabile della RTS da loro oggi occupato, cioè saranno personale delle Commissioni Tributarie dislogati in altro stabile.
La nostra O.S. ha suggerito all'Amministrazione che tale provvedimento sarebbe opportuno comunicarlo anche ai direttori delle Commissioni Tributarie che ad oggi sembrerebbo ignari della situazione per non aver ricevuto nessuna informazione in tal senso e pertanto sono preoccupati per l'allocazione del nuovo personale in arrivo, come gli stessi dipendenti che solo in questi giorni riceveranno la lettera di mobilità, con la certezza della propria destinazione.
Qualche OO.SS. è rimasta soddisfatta di come il tutto è stato gestito, restiamo basiti da queste affermazioni, ma ricordiamo che non tutti sono dalla parte dei lavoratori.
Infine, ma non per importanza, si è discusso della chiusura della Scuola Superiore dell'Economia e delle Finanze che già doveva avvenire nei mesi passati, ma che di fatto ancora non si è compiuta e che ha lasciato in sospeso le domande di mobilità del personale del MEF. Sembrerebbe, che tale situazione si sia creata per una scelta della Presidenza del Consiglio che ha rinviato la chiusura di alcuni suoi uffici territoriali alla fine di marzo e pertanto non ha potuto procedere ad accogliere le domande dei colleghi che vogliono transitare nei loro uffici per garantire la formazione del personale della PA.
Ancora una volta, ed in questo caso particolare il personale delle RR.TT.SS. e della SSEF, paga lo scotto delle scelte politiche.
Vi terremo informati su ulteriori sviluppi.

Roma, 28 gennaio 2015

          Il Coordinatore  Generale                                      I Vice Coordinatori 
              Andrea G. BORDINI                          P. ANZALONE – G. COMPAGNONE – N. PRIVITERA

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