WORK IN PROGRESS

Ormai siamo arrivati all'assurdo: ci sono OO.SS. che, pur di scrivere qualcosa per giustificare la propria esistenza, dichiarano le cose più disperate, tanto che per loro rivendicare gli interessi dei lavoratori è diventato demagogia, e contrastare l'amministrazione è utopia. Secondo questi soggetti mettere in evidenza le richieste dei lavoratori è reato, anzi si deve attendere il “work in progress” nella speranza che l'amministrazione possa cambiare direzione rispetto a delle decisioni già assunte.
Ottenere parzialmente dei risultati, comunque, per le organizzazioni in questione, significa aver compiuto un ottimo lavoro, invece per noi significa aver eseguito un intervento solo di facciata. Il nostro ruolo è quello di tutelare integralmente le esigenze del personale. Ricordiamo che alla riunione del 28 ottobre u.s., erano state avanzate delle proposte all'amministrazione (nella speranza di ottenere risultati concreti) e, in quell’occasione, avevamo anche sottolineato sia le esigenze primarie delle famiglie e dei lavoratori coinvolti, sia l'assurdità del (presunto) risparmio prevista dalla chiusura delle sedi, per noi non congruente con altri evidenti sprechi del nostro Dicastero.
Infatti, l'impegno finale dell'amministrazione che, praticamente rispose solo alle nostre domande, era stato quello di soddisfare nel limite del possibile le richieste del personale, perché la volontà unilaterale politico/amministrativa della chiusura delle sedi non può ricadere sul personale. Ma, a nostro avviso, la circolare emessa sembrerebbe andare in altra direzione.
Forse non è chiaro a tutti che le nostre richieste e rivendicazioni, nascono dalle domande e preoccupazioni dei lavoratori (in allegato) che hanno ritenuto opportuno coinvolgerci direttamente. Qualche OO.SS. si domanda il perché il personale abbia scelto la nostra O.S. la risposta non possiamo darla noi. Per averla basterebbe riflettere e interrogarsi sui propri comportamenti.
Vorremmo rammentare a tutte le OO.SS. che il nostro compito istituzionale non è quello di primeggiare tra le associazioni, ma quello di perseguire risultati che soddisfino esclusivamente le richieste del personale.
Sottolineiamo che per avere l'unità sindacale, percorrendo quindi un tragitto comune, non è necessario "sviolinare" grandi proclami ma è invece sufficiente tutelare concretamente i diritti e gli interessi dei lavoratori (e non di altri soggetti), ricordando che il nostro compito primario rimane il benessere del personale. Pertanto chi ha come progetto le priorità del personale, e quindi le nostre, ci incontrerà lungo il percorso.
Impegnarsi e ottenere dei risultati per i dipendenti, anche se questo significa lottare ed aspettare del tempo, non è promettere false illusioni. Siamo perfettamente a conoscenza che a qualcuno possa dare fastidio che la nostra O.S. possa interessarsi alle richieste dei lavoratori, perché, così facendo, costringiamo le altre sigle ad adeguarsi e quindi a lavorare, parola quest'ultima sconosciuta ad alcuni soggetti.
Forse adesso è evidente a tutti i lavoratori quali sono le OO.SS. che hanno a cuore il futuro dei lavoratori senza rispondere ad altri interessi.
Se tutte le richieste del personale non saranno accolte, organizzeremo ove ne ravvisassimo la necessità, un'assemblea del personale coinvolto al Dicastero centrale, per portare la voce dei lavoratori direttamente all'autorità politica e/o amministrativa.
In ogni caso ci dispiace mettere in evidenza che ci saremmo aspettati di tutto, tranne che scontrarci contro altre OO.SS. per tutelare gli interessi dei lavoratori. Infatti queste associazioni, che inizialmente, prima dell'emanazione della circolare, ci accusavano di essere troppo fiduciosi sulle garanzie offerte dall'amministrazione, ora che, a nostro avviso, non sono state garantite le giuste tutele e prendiamo perciò i dovuti accorgimenti, pur di denigrare il lavoro altrui al fine di giustificare la propria inerzia (perché altro non possono fare), ci chiamano demagogici e populisti. Non riusciamo a comprendere come sia possibile che le richieste dirette dei lavoratori, transitate per il tramite nostro, rivolte all'amministrazione senza coinvolgere altri soggetti, abbiano innescato una polemica di alcune associazioni che non tutelano sicuramente il personale.
La nostra O.S. prenderà tutte le decisioni necessarie per la tutela del personale, perché lottare per i dipendenti è un onore e non un onere.
Grazie ancora per averci scelto, noi saremo sempre dalla parte dei lavoratori.

Roma, 11 novembre 2014

                I  Vice Coordinatori                                       Il Coordinatore Generale
P. Anzalone – G. Compagnone – N. Privitera                          A. G. Bordini

Allegati:
- Comunicato
- Richiesta chiarimenti del personale
- Lettera dipendenti Enna