Ancora una volta gli operatori del MEF ed in questo caso i lavoratori delle RR.TT.SS. devono far fronte agli interminabili inceppamenti degli applicativi “PROTOCOLLO RGS” e “SPESE”.
Il problema è a nostro avviso molto grave e coinvolge l’intero territorio nazionale.
Questi malfunzionamenti, a distanza di circa due settimane, non sembrano essere risolti e il personale addetto, a fatica, riesce a portare a buon fine una produzione che sta ben al di sotto dello standard abituale sicuramente non per inerzia o scarso rendimento di quest'ultimi.
Nel frattempo gli utenti, che non sono a conoscenza di queste problematiche interne, non pensano più di tanto e la reazione è quella di scagliarsi contro chi colpe non ne ha, spinti anche da una voce che ogni giorno tuona e sentenzia contro gli impiegati statali.
È come se tenti di accendere un’auto, provi e riprovi più volte, ma non controlli se il livello della benzina è sufficiente a far muovere il mezzo.
Questa è l’immagine che più di ogni altra identifica la macchina statale. Sono senza carburante e pensano di fare i grandi viaggi: non arriveranno nemmeno in fondo alla strada.
I così tanto vituperati dipendenti statali, che secondo la logica governativa non otterranno alcun rinnovo contrattuale sino al 31/12/2015, ogni giorno si scontrano prima con i problemi tecnici derivanti dalla esternalizzazione selvaggia di tanti servizi (voluta dalle compagini governative che nel tempo si sono succedute) e poi con gli utenti che non hanno più tempo per ragionare e comprendere di chi sia effettivamente la responsabilità dei disservizi, malfunzionamenti e ritardi causati da una gestione incauta e poco lungimirante della cosa pubblica.
Periodicamente tornano a far discutere certi argomenti che puntualmente vengono messi davanti agli occhi degli italiani.
I sindacati e i loro rappresentanti ormai sono presi di mira non più dai cecchini di turno ma, attaccati frontalmente con se fossero gli artefici del male che ha condizionato gli ultimi anni della nostra Repubblica.
Mettiamo assieme Sindacato, Rappresentanti e Dipendenti, per far comprendere a chi ancora non l’ha capito che siamo tutti nella stessa barca e non possiamo che andare nella stessa direzione.
Solo così potremo fronteggiare i tentativi di delegittimazione, perpetrati nei nostri confronti, colpevoli soltanto di chiedere di voler lavorare in condizioni umane.
P.S.: Cogliamo l’occasione per chiedere all’Amministrazione:
- Nei contratti con i fornitori degli applicativi “Protocollo ASP”, “Spese”, ecc. sono state inserite clausole che prevedono penali in caso di disservizio?
- In caso affermativo, si è provveduto a contestare formalmente ai fornitori l’inadempimento?
- L’Amministrazione è consapevole che, in caso di mancata applicazione delle predette penali, si concretizzerebbe un danno erariale derivante dal pagamento del corrispettivo in assenza dell’esatto adempimento della prestazione da parte dei fornitori?
- Si è consci che, al predetto danno erariale, si aggiungono le fattispecie di danno all’immagine dell’Amministrazione e di danno da disservizio?
- Attendiamo e pretendiamo risposte!
Roma, 01 ottobre 2014
Il Coordinatore Generale Direttivo Nazionale
Andrea G. Bordini Salvatore De Luca
Allegati:
- comunicato