Abbiamo ricevuto da una O.S., che si è ritagliata l’unico ruolo che riesce a ricoprire in questo Ministero cioè quello di servizio postale, una comunicazione dove solo “alcuni dipendenti del DAG-DRIALAG-UFFICIO IX” (avvisiamo che tanti dello stesso ufficio hanno ritenuto dissociarsi dal documento personalmente) erano rimasti stupiti di quello che avevamo scritto nella nostra lettera dell’11 dicembre u.s. (in allegato).
Prima di entrare in merito però abbiamo la necessità di mettere in evidenza che nella lettera scritta dai dipendenti stupiti venivano chiamati in causa 8 colleghi trasferiti dallo stesso ufficio.
Numerosi di questi dipendenti hanno dichiarato che non si sono spostati per loro volontà ma che sono stati costretti a fare domanda di mobilità a causa delle condizioni che si erano create ultimamente dopo anni di servizio presso lo stesso ufficio.
Ci risulterebbe anche che il dirigente generale della stessa direzione era informato sia della situazione sopra citata sia di un provvedimento disciplinare promosso nei confronti di una di queste/i colleghe/i successivamente ritirato dallo stesso dirigente perché mancavano i presupposti per procedere.
Inoltre sembrerebbe che i dipendenti trasferiti dal medesimo ufficio sono stati pari al numero di 14, in un arco di tempo molto breve, pertanto visto che trattatasi di eventi straordinari causati da circostanze eccezionali, di cui non conosciamo le motivazioni, chiediamo spiegazioni ed una relazione in merito per verificare a tutela di tutti i dipendenti gli eventuali estremi per mobbing.
Per rispondere in modo breve ai colleghi stupiti che non hanno nessuna colpa possiamo dire di non aver preso un abbaglio e che mai nessuno ha dichiarato che i funzionari in quell'ufficio, come in nessun altro, non eseguono il proprio dovere, ma abbiamo sottolineato che il provvedimento del dirigente non rispettava le norme della d.lgs. 81/2008.
I fatti ci danno ragione, tanto è vero che l’e-mail inquisita è stata inviata a tutti gli uffici ed a tutti i componenti RSPP, anche a coloro che avevano compilato il DVR correttamente, infatti diverse direzioni e molti degli stessi responsabili hanno già risposto al dirigente facendo capire, forse, la sua poco competenza in materia.
Questa O.S., che ha come priorità la tutela della salute dei lavoratori, non può sottrarsi in questo caso particolare a quella dei dipendenti stupiti che sicuramente in questi giorni hanno sofferto di insonnia per il proprio dirigente, ma sono giustificati perché forse non hanno gli elementi, o gli stessi sono solo parziali, per capire il nostro documento e pertanto dormire sonni tranquilli.
Per ovviare a questa sofferenza ed a tutela esclusiva della salute dei dipendenti stupiti, questa O.S. chiede ai soggetti in indirizzo, la seguente documentazione del DAG-DRIALAG-UFFICIO IX:
- ordini di servizio del personale;
- carichi di lavoro;
- straordinari e turni totali e la loro distribuzione per singolo impiegato 2012/2013;
- quanti parcheggi sono assegnati all’ufficio e chi ne usufruisce (chiediamo i video delle telecamere esterne);
- quanti badge per i collaboratori esterni sono assegnati ed a chi, dal 1 gennaio 2009 ad oggi, e se gli stessi sono ancora utilizzati;
Inoltre chiede le seguenti informazioni:
- il criterio utilizzato per il corso effettuato agli RLS degli uffici centrali visto che gli stessi non sono stati ancora ratificati definitivamente. È la stessa amministrazione che ne contesta il numero;
- se è vero come risulta dalle informazioni che ci pervengono che la dipendente della ditta esterna che lavora presso il presidio, di cui è responsabile lo stesso dirigente, entra in possesso della documentazione riservata dei colleghi del MEF e se la stessa partecipa alle visite con il medico competente;
- se è vero che presso il presidio non è presente più l’oculista dopo che la stessa amministrazione aveva speso non molto tempo prima soldi pubblici per acquisire apparecchi per il controllo oculare;
- se il medico competente effettua sopralluoghi per i controlli previsti dalla normativa con l’addetto amministrativo della società esterna;
- se è vero che con l’entrata di una nuova società ci sia stato un aumento di spesa di farmaci (periodi di riferimento tutti i mesi del 2012 e 2013) nonostante la diminuzione dei dipendenti che si sono recati presso il presidio/primo soccorso;
- se è vero che il presidio di via Lucania è stato chiuso e che gli strumenti medici ed i medicinali, sempre soldi dei contribuenti, sono rimasti a marcire presso la stessa sede;
- se negli ultimi due anni sia cambiata la società che gestisce il presidio/primo soccorso e se così fosse quale eventuale vantaggio avrebbero avuto i lavoratori e/o i conti pubblici, e quali criteri siano stati utilizzati per l’assegnazione;
Per il momento ci soffermiamo con le richieste sopra esposte perché non vorremmo che i dipendenti da stupiti diventassero sbigottiti, sbalorditi e meravigliati.
Siamo sicuri che l’amministrazione, se le nostre richieste rispondessero al vero, darà soddisfazione ai dipendenti stupiti e farà pervenire a questa O.S. le informazioni necessarie per ripristinare la loro, per noi fondamentale, tranquillità.
Nell’attesa di una risposta nei termini di legge, altrimenti saremo costretti ad agire per le vie più opportune a tutela esclusiva della salute dei dipendenti stupiti, si inviano distinti saluti.
Roma, 19 dicembre 2013
Il Segretario nazionale Il Coordinatore Generale Il Coordinatore Provinciale Roma
Guido COMPAGNONE Andrea G. BORDINI Nicola PRIVITERA
P.S.: invitiamo l’O.S. che applica il servizio postale, visto il periodo in cui ci troviamo, di procurarsi le renne e il vestitino rosso e di consegnare la letterina ai dipendenti stupiti, saremo grati per il servizio offerto. Li ringraziamo anche per averci dato la possibilità di tutelare la salute dei dipendenti stupiti.
Allegati:
lettera con indirizzi