Nel mese di luglio 2013, sul cedolino UNICO informatico dei dipendenti del Ministero dell’Economia e delle Finanze, è apparsa una trattenuta dall’apparenza legittima, ma a pensarci bene, QUALCOSA NON QUADRA.
Il balzello in questione è la cosiddetta trattenuta sui “buoni pasto”. Tutto regolare se fossero stati erogati, ma a causa di motivi che non staremo qui a ripetere, siamo a luglio con parecchi mesi di ritardo, ed i lavoratori del MEF ancora non li hanno avuti legittimamente consegnati. Si spera come più volte segnalato che sarà prossima la fornitura che dovrebbe avvenire entro questo mese.
Ma cosa fa l’Amministrazione? Ancora una volta si distrae…, a danno sempre dei dipendenti, e dimentica che il sistema automaticamente calcola la consegna del buono pasto nel momento della sua formazione e applica nel mese di luglio il conguaglio e le conseguenti trattenute.
Un grave atto, una grave distrazione che rasenta il reato penale di APPROPRIAZIONE INDEBITA dei soldi dei lavoratori.
I ‘buoni pasto’ ormai, sono parte integrante dello stipendio dei lavoratori, non un omaggio di qualcuno, sono il frutto di accordi che, oggi, coprono solo minimamente il sacrificio e il disagio di chi è alle dipendenze della Pubblica Amministrazione.
Non si può fare cassa con i soldi dei colleghi, l’amministrazione è sempre dinamica nel far rispettare le norme quando sono a discapito del dipendente oppure quando non deve concedere qualche autorizzazione e menziona sempre le disposizioni a suo favore.
Pertanto chiediamo all’Amministrazione di essere più attenta e solerte nel rispettare i lavoratori di questo Ministero, le scuse formali per tale atto e la restituzione delle trattenute ed effettuare l’eventuale conguaglio nel mese di febbraio dell’anno successivo.
Roma, 16 luglio 2013 Il Coordinatore Generale
Andrea G. BORDINI