Nel mese di marzo u.s. è stato presentato alle Camere un disegno di legge avente per oggetto “Delega legislativa al Governo della Repubblica per razionalizzare e codificare l’attuazione e l’accertamento dei tributi e per la revisione delle sanzioni amministrative e del processo tributario”. L’attenta lettura del testo, almeno per quanto impatta direttamente sui nostri uffici ( CC.TT.) ci spinge a brevi considerazioni che riassumiamo cosi:
art. 4 lett. e) l’articolazione del processo tributario è fissata in tre gradi di giudizio. I primi due, da espletarsi da Tribunali tributari e da corti di appello tributarie, quali organi della giurisdizione tributaria derivanti dalle commissioni tributarie provinciali e regionali così come riordinate dall’art. 1 del decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 545, aventi rispettivamente sede nei capoluoghi di provincia e di regione.
Il terzo, demandato ad apposita Sezione tributaria della Corte di Cassazione, composta da trenta giudici, ripartiti in cinque sottosezioni in ragione della materia, di cui la prima presieduta dal Presidente della sezione tributaria e le altre da uno dei loro componenti, con l’espressa previsione che il Presidente della sezione tributaria della Corte di cassazione può disporre che i ricorsi che presentano questioni di diritto già decise in senso difforme dalle sottosezioni e quelli che presentano una questione di massima particolare importanza vengano decise da un Collegio unitariamente composto dai presidenti delle cinque sottosezioni o in loro vece da un componente di ciascuna sottosezione designato dal rispettivo presidente;
Ma quanto ci preme sottolineare con questa informativa è che è tornata alla ribalta la modi fica del D.lgs 545 del 1992 e tra l’altro mantenendo, anzi rafforzando il processo tributario nel senso pure del nome: Tribunale Tributario, Corte d’Appello Tributarie ovvero significando il ruolo pieno di organo giurisdizionale.
Siamo in linea con le aspettative di questa organizzazione sindacale che ha sempre pensato che questi organi giurisdizionali svolgano una importante funzione sociale.
La Giustizia Tributaria non è una Cenerentola nell’ambito del panorama della Giustizia, anzi ha sempre dimostrato efficienza e qualità pur tra mille difficoltà sia di carattere organizzativo che formativo ovviamente pensando al personale di supporto, ovvero i lavoratori delle CC.TT.
Non di meno le recenti novità introdotte con il c.u., con la recente n.i.r. segnalano l’urgenza di un personale sempre più qualificato e professionalizzato e ovviamente a questo dovrà corrispondere pure un riconoscimento economico, magari proprio con le risorse del contributo unificato.
Non ci nascondiamo poi, avendo avuto modo di parlare con alcuni estensori di tale disegno di legge che si pensa ad una diversa allocazione delle risorse umane delle CC.TT., magari immaginando una nuova destinazione ( Presidenza del Consiglio dei Ministri in virtù di una terzietà agognata e ribadita), ma noi siamo seri e soprattutto in tempi di “vacche magre” non abbiamo illusioni da coltivare e ribadiamo che l’attuale allocazione ( Dipartimento delle Finanze) non confligge con il principio della terzietà così come avanziamo la preoccupazione che una destinazione (la seconda caldeggiata da questi Relatori) ovvero il Ministero della Giustizia, pur rispondendo appieno ad un criterio logico e comprensibile vedrebbe penalizzati proprio gli stessi lavoratori che in questi anni hanno dato il massimo impegno perché le Segreterie delle CC.TT. funzionassero.
Perché?. Be, è sufficiente vedere come viene utilizzato il personale di seconda e terza area in quel Ministero e soprattutto guardare a quanto ammonta il salario di produttività dello stesso, ampiamente inferiore a quanto percepito dai lavoratori del MEF e non parliamo poi di quelli delle CC.TT.
Per questi motivi pur valutando ottimo il disegno di legge avanziamo solo queste perplessità, peraltro non contenute direttamente nel disegno di legge, ma che saranno successivamente introdotte al momento in cui si tratterà di aggiornare il D.lgs 545 e 546 per la parte che attiene agli uffici di Segreteria.
Vi terremo informati passo passo delle eventuali novità.
Roma, 22 maggio 2013
Il Coordinatore Generale Il Segretario Nazionale
Andrea G. BORDINI Massimo ZANETTI