Stiamo leggendo, ormai con regolarità, comunicati dal titolo “fake”. Si sono perfino evoluti: dentro il comunicato sono riusciti a tradurre fake con falso. Almeno Google Traduttore lo hanno imparato a utilizzare. ~Prima o poi capiranno anche come mettere le mail tra la posta indesiderata… magari con un corso Syllabus, chissà.
Fin qui ci sarebbe da ridere. E invece, purtroppo, c’è solo da piangere.
I colleghi hanno finalmente visto i loro stipendi aggiornati con il rinnovo e con gli arretrati. E dovrebbero pure essere contenti?
Anche sommando le, diverse, voci non derivanti dal contratto, non c'è da rallegrarsi ... figurarsi festeggiare.
E poi c’è il solito compagno di merende che dice: “Sì, sono pochi… ma non si poteva chiedere di più.”
Davvero?
Perché i dipendenti delle Funzioni Centrali non meritano lo stesso rispetto — e la stessa dignità — dei colleghi della Scuola, per i quali è stato chiesto il recupero dell’inflazione?
Vale la legge dei numeri? Ossia più iscritti, più risultati?
E il comunicato sulla parte normativa? Un capolavoro… di imbarazzo.
La piattaforma unitaria del CCNL, firmata anche da loro, prevedeva proprio quei punti che oggi dichiarano “irrealizzabili”.
E nell’incontro del 18 febbraio us con il Ministro Zangrillo, quindi dopo la firma definitiva, le hanno rilanciate per inserirle per il prossimo contratto?
Allora decidetevi: si possono o non si possono ottenere quelle modifiche da contratto?
E perché non è stato fatto subito un Patto per il Pubblico Impiego, come con Draghi, per superare gli ostacoli giuridici evidenti?
Forse c’era troppa fretta di firmare e la fretta sì sa è cattiva consigliera!
Hanno scritto bene il loro slogan:
“LE CHIACCHIERE STANNO A ZERO”.
Vero.
Le loro fake, invece, stanno a mille...
Ma a mille anni luce dalla dura realtà.
Roma, 11 aprile 2025
Il Coordinamento