Cosa ci ha regalato di buono il CCNL 2022/2024?
Il nuovo obbligo di programmare le ferie con un preavviso di otto mesi.
Un’altra dimostrazione di come certe norme vengano imposte senza tener conto delle esigenze individuali dei lavoratori e questa misura è poco realistica.
Se in passato il sistema funzionava con qualche limite, perché non migliorarlo, invece di trasformarlo in un’arma di controllo per i dirigenti?
La norma è poco attenta a quelle situazioni familiari complesse o di chi lavora in contesti che non permettono una pianificazione così a lungo termine.
- Famiglie con figli piccoli: hanno esigenze che cambiano in base alla scuola o agli imprevisti.
- Chi assiste genitori anziani o malati: non può prevedere la loro salute con mesi di anticipo.
- Chi lavora con turni variabili nel privato (come i coniugi di chi è nel pubblico impiego): spesso non sa, con così tanto preavviso, quando avrà disponibilità.
Il principio della flessibilità dirigenziale suona bene sulla carta, ma nei fatti sappiamo come è stato applicato per lo smart working: con rigidità e spesso con atteggiamenti punitivi e finisce per danneggiare la qualità della vita lavorativa, piuttosto che migliorarla.
Lo stesso accadrà con le ferie, lasciando i lavoratori senza margine di scelta. Più che altro la flessibilità la vediamo nella capacità del dipendente di inginocchiarsi per chiedere la cortesia che poi dovrà anche ricambiare.
Inoltre, la sentenza che prevedeva il pagamento delle ferie non godute per motivi di servizio o di salute grave era una tutela importante. Ora, con il nuovo CCNL, questo diritto è stato limitato. Un altro favore alla parte datoriale, a discapito dei lavoratori, senza considerare adeguatamente le reali difficoltà che i lavoratori andranno ad affrontare.
Bisogna evitare che norme e regole vengano applicate in modo tale da diventare un peso per chi lavora.
C’è un solo modo per cambiare: rafforzare una rappresentanza sindacale che difenda davvero i diritti di chi lavora. Alle prossime elezioni RSU, chi è stanco di queste imposizioni deve scegliere chi tutela i lavoratori ogni giorno in modo concreto. Vota UIL.
Roma, 8 aprile 2025
Il Coordinamento