Questo “meraviglioso” rinnovo contrattuale continua a stupirci, ma non certo in positivo. Dopo averci “deliziato” con un taglio del potere d’acquisto dei salari che supera il 10%, ora ci regalano un’altra “perla”: l’obbligo di pianificare le ferie con mesi di anticipo, un altro passo verso la totale erosione dei diritti dei lavoratori.
In effetti, pare che non fosse sufficiente offrirci briciole salariali. Ora ci mettono il cappio delle ferie: un altro diritto che, fino ad oggi, sembrava intoccabile. Chi avrebbe mai pensato che ci avrebbero imposto di sapere come passeremo il Natale e Capodanno già prima di Pasqua?
Ecco l’ultima perla dei firmatari del contratto:
"In applicazione di quanto previsto dall'art. 21, comma 13 del CCNL – Funzioni Centrali 2022/2024, si invita il personale a pianificare, con il proprio responsabile e con il proprio dirigente, la fruizione delle ferie residue dell'anno 2024 entro e non oltre il 15 marzo 2025, e la fruizione delle ferie relative all'anno 2025 entro il 30 aprile 2025."
In pratica, se non ci fossimo già stancati di questo contratto infame, ora dobbiamo organizzarci con mesi di anticipo per fruire delle ferie. E chissà cosa ne penseranno i dirigenti, che già ora sono i primi a giocare a fare i “dispensatori” di diritti. Alcuni di loro, con la loro consueta arroganza, si sentiranno legittimati a rispondere a una richiesta di modifica delle ferie con un "magari, se mi sei simpatico". Un bel modo di gestire il personale, vero?
E come se non bastasse, a tutto questo si aggiungono i già problematici sistemi di valutazione e gli spostamenti forzati di servizio, che ormai sono diventati una costante senza alcuna possibilità di discussione o contropartita.
Ormai ci stanno imponendo tutto: cosa fare, quando farlo e, probabilmente, anche come farlo. Si salvano solo i più "allineati" che, se fanno il bravo, magari potranno ottenere qualche piccola “concessione”. E mentre ci riducono a pedine in un gioco sempre più disumano, i firmatari del contratto sono già pronti a sorridere, soddisfatti delle loro “grandi conquiste”.
Siamo arrivati al punto che dobbiamo programmare le ferie come se fossimo lavoratori del medioevo. Grazie, ma no grazie.
Roma, 3 marzo 2025
Il Coordinamento
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