Il Fondo di Previdenza gode di buonissima salute e noi aggiungiamo per fortuna, almeno una notizia buona… e allora suggeriamo qualche iniziativa.
Come già vi abbiamo più volte scritto di fronte a un rinnovo del CCNL 2022/2024 inadeguato a combattere l'inflazione e a proteggere il nostro potere d'acquisto e a una legge di bilancio miope e inidonea a garantire neanche i servizi essenziali della sanità pubblica… non rappresentano lo scenario che taluni vi hanno raccontato ossia che… va tutto bene! Forse per qualche fortunato al MEF può essere che sia così… ma certo non per tutti!
Ben sappiamo invece quale sia la cruda realtà e cosa l’insostenibile aumento del costo della vita ci riserva per poter andare avanti.
Non ci resta quindi come UIL di tentare di proporre nuove soluzioni, che possano agevolare il personale, e le rappresentiamo.
Perché non ampliare la percentuale di rimborso per le spese mediche con il Fondo di previdenza? Perché non permettere ai pensionandi e pensionati, del Fondo, di iscriversi a una mutua attivata dal fondo stesso per usufruire di alcuni benefici?
Perché non fare accordi e convenzioni con compagnie aeree e ferroviarie (oltre al già rimborso previsto) per sorreggere le tasche dei propri dipendenti? E questo vale a cascata su esercizi di ristorazione, strutture alberghiere e così via. Ovviamente con convenzioni che siano quanto più appropriate e non siano solo di facciata.
Anche prendere un caffè al bar per tanti inizia a essere un lusso e quindi perché non calmierare i prezzi adottati dai bar all’interno ed in prossimità delle nostre sedi?
Ci sono state impennate dei prezzi di consumo che hanno messo in difficoltà più di una famiglia ed è il momento di fare qualcosa in modo concreto, in quanto gli stipendi sono cristallizzati oramai da troppi anni e si dimostrano del tutto sproporzionati a contenere questa inflazione, contrassegnata sempre più da un aumento costante e crescente dei prezzi dei beni… stentatamente contenibile.
Se il rinnovo contrattuale non ci viene assicurato da chi di dovere e nella misura da noi richiesta e confacente per le tasche dei dipendenti pubblici e in linea con quello dei nostri colleghi europei… va da sé che bisogna escogitare forme alternative che possano aiutare i dipendenti a contenere la crescita del costo della vita.
Il benessere sui posti di lavoro dovrebbe essere una priorità … e certo non la si veicola somministrando dei questionari al personale che sono solo fini a sé stessi e che non produrranno mai nulla! Di sicuro non arginano la diminuzione progressiva del potere di acquisto ed è ovvio in tal modo si rischia concretamente di alimentare un malessere e pure lamentele del personale.
Il personale ha bisogno quindi di certezze e di iniziative valide e non solo di belle parole dato che si è costretti il più delle volte a tirare sempre più la cinghia e a fare sacrifici… è finito il tempo dei sogni…vogliamo solide certezze.
Roma, 4 dicembre 2024
Il Coordinamento