STRAORDINARIO…NON C’E’ STRAORDINARIO!

Se da un lato si chiede un miglioramento della Pubblica Amministrazione poi non si può pensare di procedere in tal senso quando si impatta negativamente sulle tasche dei lavoratori…

Registriamo ad esempio che a fronte di DPCM sullo straordinario allineati come stanziamenti di risorse (nel 2024 e nel 2023) non si sia operata alcuna modifica degli stessi che tenesse conto dell’introito dei neoassunti. Per cui ciò determina che, allo stato, ci sia una riduzione netta delle ore di lavoro straordinario pro-capite. Ciò potrebbe comportare, inesorabilmente, che il dipendente a fronte di ore di straordinario già effettuate non vedrà corrisposto l'importo dovuto!

Non capiamo quindi come mai allora si continui a chiedere la presenza in servizio per coprire l'orario di lavoro eppoi non ci si adoperi per il riconoscimento dei sacrifici dei lavoratori per garantire la copertura dei servizi e delle attività. Eppure, le tante norme assunzionali prevedono chiaramente la corresponsione dello straordinario per i neoassunti… non è un fulmine a ciel sereno, lo si sapeva ed era previsto! Il monte ore di straordinari del MEF, oramai ridotto ai minimi termini per il mancato adeguamento con le tante immissioni di neoassunti, andava riadeguato.

E, inoltre visto che si cerca di ridurre pure la fruizione di SW, forse si vuole il personale in presenza ma … aggratis?

Qualche dirigente ha minacciato il personale che le ore in più effettuate e non monetizzate potrebbero essere addirittura azzerate... qualche altro ha chiesto al personale di entrare in ufficio ma più tardi... Oltre il danno la beffa!

Abbiamo già cercato di sventare tentativi maldestri dell'Amministrazione di imporre come scelta di orario di servizio quella che, ha detta di qualcuno, garantirebbero, una maggiore presenza, nelle ore pomeridiane, da parte del personale ma a costo zero. Come non ci piace che qualcuno vorrebbe concedere determinati profili di orario a patto di riduzioni dello SW... Eppure, si parla tanto di benessere organizzativo di coniugare le esigenze familiari con quelle professionali… ma poi si predica bene e si razzola male.

Bisogna anche ricordarsi della “banca delle ore”, ora è oggetto di contrattazione e pertanto sarebbe auspicabile che, per andare incontro alle esigenze della stessa Amministrazione e del personale, tale istituto venga applicato quanto prima nel novello CCNI al fine di mitigare alcune criticità, sottraendosi al confronto ricorrendo ancora una volta alla “banca del tempo”.

Roma, 14 ottobre 2024

                                          Il Coordinamento

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