CHE ORRORE!!!

Nel leggere alcuni comunicati di alcune OO.SS. non si resta che inorriditi. Riescono ad esprimere soddisfazione… malgrado più di 100 colleghi, non riqualificatisi nelle precedenti procedure, rimarranno per l’ennesima volta ancora fermi al palo ed esclusi.

Forse si dimenticano che dietro i numeri ci sono le persone, le loro famiglie e la pensione che non andrà ad aumentare.

Magari, questi colleghi verranno esclusi per la valutazione che queste OO.SS. hanno sempre avvallato e supportato. Lavoratori che forse sono stati assenti per assistenza ai propri familiari prendendo aspettativa, oppure malattie oncologiche o gravi, donne in maternità obbligatoria e facoltativa e malattia figlio o ancora chi per giuste motivazioni ha contrastato il dirigente che si è vendicato con una cattiva valutazione.

Questo perché non avevano tenuto conto che la valutazione (figlia della criticatissima assiduità partecipativa) potesse avere un impatto così schiacciante per le PEO.

Senza se e senza ma occorre ampliare il range della valutazione e restringere i punteggi. Altrimenti la griglia di valutazione sarà una tagliola che discriminerà il personale! Crediamo che ci sia poco da essere soddisfatti in questo, anzi diremmo per niente. Ma c’è qualcuno che ancora promette "vi rifarete il prossimo anno". 

Si dimenticano troppe cose … come anche che uno scatto differenziale permette anche di compensare, seppur parzialmente, i mancati rinnovi contrattuali, che loro sono disposti a firmare, che non coprono neanche minimamente l’inflazione degli ultimi anni.

Inoltre, i dati forniti dall’amministrazione sembrerebbero tratti sulla base all’ultima partecipazione. Molti colleghi non risultano partecipanti agli ultimi passaggi perché non hanno perso tempo a fare la domanda perché certi di non passare. Riteniamo non sia stata operata un’adeguata mappatura del potenziale partecipante alle procedure.

Si è soddisfatti del piccolo riconoscimento di anzianità complessiva ed in particolar modo al MEF, noi abbiamo chiesto un maggior peso.

Si è soddisfatti di aver aumentato il compenso del RSPP ai colleghi di circa 100 euro portandolo a 600 euro, mentre i consulenti esterni RSPP superano anche i 6.000 euro. non entrando nel merito che tali pagamenti non devono essere a carico del FRD.

Si è soddisfatti che il compenso dei direttori delle CGT sia stato mantenuto (mai stata in discussione l’eliminazione?!?), la nostra proposta era quella di aumentarli considerevolmente visto il ruolo che svolgono e le responsabilità che si assumono, il compenso attuale è una mancetta. È da anni che si attende l’impegno da parte dell’amministrazione che doveva reperire delle risorse. Inoltre, già dobbiamo pensare a come attuare il pagamento quando andranno a svolgere il nuovo ruolo.

Ultimo, ma non per ordine di importanza, hanno chiesto di demandare alla RSU la contrattazione delle indennità. Ma ciò non va bene, perché questo determinerebbe il rischio che la stessa figura (esempio: consegnatario, RIT) in una sede/città ne venga corrisposto il compenso e in un’altra, pur avendo maggiori rischi, non si vedrebbe alcuna corresponsione delle stesse somme.

Ulteriormente, se vengono sottratti 1.000 euro sul totale di sede, si può ben comprendere che l’impatto per singolo dipendente possa essere molto più ampio rispetto se le indennità vengono sottratte sul compenso di tutto il personale del dicastero. Si creerebbe una disparità di trattamento tra le varie sedi.

Noi siamo sempre abituati a lottare per ottenere il massimo per i lavoratori anche quando nessuno ci crede. Magari passano anni ma i risultati oggi sono tangibili a tutti, vedi il fondo di previdenza che oggi è arrivato a percentuali di rimborso sostanziose o anche il recupero delle somme delle progressioni dai pensionamenti che permettono di fare altre riqualificazioni.

Chiaramente il nostro obiettivo non è certamente quello di fare passare altri anni per procedere con le progressioni, anzi per quanto ci riguarda chiuderemmo volentieri l'accordo anche lunedì stesso, tuttavia la fretta non deve essere cattiva consigliera nel farci accettare un'intesa che non rispetta la professionalità e le aspettative dei lavoratori!

Roma, 2 ottobre 2024

   

                                                Il Coordinamento

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