PASSAGGI ECONOMICI - ORARIO - INDENNITÀ - LAVORO AGILE: ULTIMO ATTO … MA NON COL BOTTO!

Preso atto delle riformulazioni apportate negli accordi (in allegato) , da parte dell’amministrazione, non possiamo non sottolineare… che le modifiche apportate migliorative praticamente sono nulle, mentre quelle peggiorative molto consistenti. Altro che gettare il cuore oltre l’ostacolo…

Non possiamo che rimanere costernati della scarsa considerazione dell’amministrazione poco attenta alle esigenze del proprio personale. Abbiamo già ricevuto, non appena divulgate le bozze, molteplici chiamate di protesta.   Un’ammistrazione non solo arroccata sulle proprie posizioni ma che ritiene che le proiezioni dei vari dati (mai visti) siano soddisfacenti per tutta la platea dei beneficiari interessata. Ovviamente a pensar male si fa peccato ma … infatti siamo certi che il comportamento dell’amministrazione deriva dal fatto che alcune sigle sono, già, orientate a firmare tutto! Altrimenti non si spiegherebbe questa posizione. Già immaginiamo i comunicati dei firmatari, grazie a noi si sono fatti i passaggi etc etc. È normale che più di 2.400 lavoratori passino i numeri sono quelli, ma i criteri li ha decisi solamente l’amministrazione. Sappiate che con questi criteri non tutto il personale (deluso dalle precedenti PEO e PEV) sarà soddisfatto.

Ma elenchiamo le nostre perplessità sui vari temi.

Progressioni Economiche Orizzontali, in pratica hanno rivisto qualcosina, al contrario di quanto suggerivamo, e in modo tale e chirurgico che le riformulazioni non impatteranno sull’impianto. Ma che bravi! Complimentoni!

I numeri totali dei passaggi sono sostanzialmente diminuiti.

La griglia di valutazione proposta è, ancora, inaccettabile e troppo penalizzante. Bastano poche assenze per rimanere al di sotto del parametro dei 210 gg, rischiando di prendere una valutazione finale molto lontana da quelle paventate nelle tante riunioni dall’amministrazione, molto ben al di sotto dei 95 punti. Non si tutela il personale né tantomeno si tutelano le mamme, chi ha problemi di salute, chi ha dei minori da assistere!!!

Inoltre chi non ha 1 o 2 o 3 valutazioni o avesse dei punteggi bassi… partirà totalmente sfavorito senza alcuna possibilità di poter concorrere... rimarrà inchiodato ai nastri di partenza!

Avevamo chiesto di tener nel giusto conto l’esperienza maturata dal proprio personale al MEF… e cosa hanno escogitato? Che la stessa sia pesata con un piccolissimo “0,1” per un totale massimo pari a 2.5 punti… della serie… e prendetevi “sti spiccetti!”. Mah?!? L'esperienza professionale maturata è un dato incontrovertibile. Come anche il fatto che i lavoratori abbiano retto le redini di una struttura pubblica disorganizzata e anche nel periodo emergenziale…

Non è considerata assolutamente l’anzianità complessiva ma solo quella nell’area di appartenenza (dovrebbero essere considerate entrambe).

Aggiungiamo che, per i pari merito in graduatoria, nello specifico articolo, sono stati rimescolati i parametri. Incredibilmente chi ha una maggiore età anagrafica sarebbe sfavorito rispetto a chi è stato distaccato all’estero (anche per solo pochi anni) neanche fossero le procedure previste al MAECI!

Come si dice a Roma hanno dato ‘na romanella” … ossia hanno riformulato in modo di tentare di nascondere quanti più difetti possibili… Poca roba quindi!

Orario di servizio, non ci convince ancora e l’ultimo capoverso dell’articolo 3, oltre a essere del tutto pleonastico, potrebbe potenzialmente sfavorire l’istituto del lavoro agile, rischiando di penalizzare il personale nelle diverse sedi del MEF… per interpretazioni disparate da parte dei dirigenti. Non è stata riportata la pausa pranzo come neanche la rinuncia alla stessa come previsto dal CCNL 2019/2021, come si richiedeva!

 Ovviamente l’impianto dell’orario deve essere ben calibrato con quanto è disciplinato nell’accordo del CCNI! Altrimenti si rischia di creare istituti che cozzano nelle disposizioni dei diversi articolati.

CCNI, che dire delle tante indennità? non solo non ci convincevano e non ci convincono ma non sono state rimodulate come raccomandavamo. Pochi aggiustamenti, da quella prevista per i consegnatari di area assistenti e non prevista per i funzionari a quelle per la sicurezza, tanto per citarne alcune. Sull’indennità della sicurezza ribadiamo la necessità che la stessa debba essere alimentata con le sole risorse degli specifichi stanziamenti dei capitoli del MEF e non distraendo le risorse del Fondo Risorse decentrate! Neanche l’impegno scritto dell’ultimo anno di pagamento con questo istituto.

    Per le Posizioni Organizzative, benché avessimo dato l’ok sulle modifiche dell’istituto, riteniamo che lo stanziamento delle stesse debba essere ricondotto ai 2 mln di euro e non di più … altrimenti si rischia di creare un’ulteriore premialità per i soliti e pochi eletti vicini al sole! In barba alla rotazione!

Ribadiamo il nostro stupore nell’appurare che non ci sia traccia nel CCNI del lavoro agile (SW & CW), istituti necessariamente da implementare. Altra occasione persa.

Quindi rimaniamo senza parole! E siamo sicuri che a poche ore dell’incontro odierno assisteremo alla chiusura di questo ultimo atto in modo inopportuno per il personale del MEF.

L’ultimo CCNI è stato portato avanti per 20 anni.

Ma noi ci rifiutiamo di recitare in un ruolo relegato che conta poco e nulla … e vedremo, purtroppo, le solite comparse, di molte sigle, che in quest’ultimo atto sottoscriveranno gli accordi indefessamente … benché nei comunicati si dichiarino molto agguerriti.   Sicuramente dopo, minacceranno ricorsi per i tanti delusi … ma solo di facciata e per fare più iscritti (difatti se non sei iscritto non potrai farlo).

Constatiamo, da ultimo, che al MEF, la nostra amministrazione, non vuole proprio premiare il proprio personale come dovrebbe …ma d'altronde i vertici provengono da disparate parti… dove gli accordi stranamente fanno passare tutto il personale!!!

È questo quello che si merita il personale dopo aver dato tanto? Deve sempre protestare per ottenere qualcosa? Deve essere bistrattato per l’ennesima volta?

In conclusione, le bozze presentate sono l’ennesima replica di una sceneggiatura già vista, con gli stessi protagonisti e il solito finale scontato. È chiaro che, ancora una volta, non c’è stata la volontà di ascoltare veramente chi, come la UIL, ha sempre dimostrato coerenza al tavolo negoziale e sul campo, al fianco del personale. Serve un’amministrazione capace di mettersi in discussione e che, di fronte al dissenso del primo sindacato, si senta toccata nell’orgoglio e corra subito ai ripari. Invece, si fa forza di quei sindacati che recitano la parte di chi si batte per i lavoratori, ma alla fine firmano senza alcun risultato concreto. Inizialmente la nostra non firma non sarà compresa, come sempre, perché per alcuni ci sarà un risultato immediato, ma ci si accorgerà troppo tardi delle conseguenze (valutazione, PO etc etc), quando sarà ormai difficile rimediare.

Roma, 30 settembre 2024

                                       Il Coordinamento