È oramai chiaro e assodato, e speriamo per tutti, che per la UIL la proposta dell’amministrazione sulle PEO è al momento, e ancora, irricevibile.
Un accordo che riesce nell’intento di scontentare tutto il personale (e ce ne vuole!) sia chi da anni lavora per il MEF e per la PA e sia i neoassunti.
Si devono trovare dei seri correttivi per superare le tante criticità.
Occorre trovare una soluzione per gli anni che non sono valutabili, con i criteri proposti, per coloro che ne hanno almeno una di valutazione e per coloro che non hanno possibilità di essere valutati. La soluzione per noi non può essere assolutamente una misura pari allo zero.
Altrimenti si rischia di aver farcito la procedura solo di valori e numeri di partecipazione ma al momento della procedura c’è chi parte “azzoppato” alla linea di partenza.
Quando la UIL lo ha fatto notare al tavolo, tutti si sono rimessi a fare calcoli e a propinare numeri... ma ci è sembrato della serie tanto al kg… senza che i dati fossero supportati da alcuna proiezione illustrativa e significativa delle diverse soluzioni che si potessero adottare. Ma perché non si è pensato mai di illustrare al tavolo i dati in modo trasparente e puntuale? Al tavolo quando si chiede di fornire dati e informazioni più accurati sulle PEO o di illustrare dei parametri, pare che si stiano chiedendo le coordinate del lancio nello spazio alla NASA Earth Science delle prossime missioni in rampa di lancio programmate per il 2024!
Secondo noi non si può non considerare l’anzianità complessiva nella PA, come non si può non tenere conto della specificità anzianità maturata nel MEF, anche a prescindere dall’area di appartenenza.
È necessario, senza ombra di dubbio, che occorre ampliare la forbice della valutazione! Il range deve essere incrementato dato che al MEF la performance e la valutazione della stessa sono regolate solo dalle assenze di servizio e non dal risultato di servizio. Solo ora alcune sigle si sono accorti che tale sistema non tutelerebbe chi matura assenze tutelate per legge, quali quelle della maternità, dei benefici della 104/92 e quelle riconosciute per i lavoratori affetti da gravi patologie con necessità di terapie salvavita. Bene come direbbe qualcuno…s’è svejiato!
Ricordiamo che la nostra sigla ha sempre osteggiato tale sistema di valutazione proprio per questo!
Inoltre bisognerà riconoscere la giusta professionalità a chi da molti anni non ha fatto nessuna progressione economica, né orizzontale e né verticale.
La suddivisione dei numeri per area non ci convince, abbiamo chiesto che sia considerata il 50% per ognuna di esse.
Non ci convincono l’elencazione e il punteggio dei titoli aggiuntivi per assistenti ed operatori.
Contestiamo assolutamente i criteri da prendere a riferimento in caso di personale ex-aequo. Per noi devono essere totalmente ridisegnati!
Ricordiamo che l’impegno preso al tavolo di una procedura delle PEO da somministrare, a partire dalle prossime, annualmente, determinerà come in già in passato nessuna garanzia per il personale che ciò verrà mantenuto e vale meno di un fico secco. Come non ricordarsi la promessa, dello scorso anno, di PEV da fare anche per il 2024? Le rassicurazioni non bastano più a noi e al personale … occorre dare continuità e certezza agli impegni assunti con serietà!
Informiamo altresì il personale che, malgrado le dichiarazioni di facciata, al tavolo alle dichiarazioni di firma dell’accordo sulle PEO… ci sembra di aver capito che eravamo assolutamente contrari solo noi la UIL e un’altra organizzazione sindacale, mentre gli altri tutti sono possibilisti.
Noi riteniamo che sia meglio lottare a fianco dei lavoratori.
Roma 25 settembre 2024
Il Coordinamento