In data odierna si è tenuto l’incontro con l’amministrazione riguardo sia l’ipotesi di accordo nazionale, criteri di ripartizione risorse incentivi funzioni tecniche (per il periodo 1^ gennaio 2022 – 30 giugno 2023) e sia la prosecuzione dell’esame dei vari istituti previsti dal novello contratto integrativo del MEF.
Benché, le varie richieste rappresentate da parte nostra, abbiamo appurato che riguardo la ripartizione delle risorse degli incentivi delle funzioni tecniche l’amministrazione si è attestata su una linea difensiva, difendendo l’impianto costruito, e su uno stato di diritto e di fatto consolidato, per cui non è stato possibile avere aggiuntive interlocuzioni che fossero migliorative e propositive, e quindi ci si è limitati alla sola quantificazione delle risorse delle indennità degli incentivi.
Noi nutrivamo delle perplessità circa l’erogazione della ripartizione delle risorse riferite ad annualità antecedenti all’uscita dello specifico Decreto n. 116/2023 del Mef, che disciplina le regole per la ripartizione dell’incentivo per le funzioni tecniche. Ma ricevute le necessarie rassicurazioni sul punto sembra che si possa procedere senza alcun problema.
Pur nutrendo alcuni dubbi, al fine di sottoscrivere il tutto, abbiamo comunque ritenuto opportuno aggiungere cautelativamente, al regolamento, la portata dell’articolo 8, in materia di limiti all'erogazione degli incentivi, specificando che non si può superare l'importo del 50% del trattamento economico complessivo annuo lordo previsto ai sensi dell’articolo 8 del citato DM n. 116/2023.
Prendiamo atto che l’amministrazione ha affermato che è dalla parte dei lavoratori … ma se fosse stato così come mai avrebbero impiegato ben 6 anni per redigere il distinto regolamento? Oltretutto portandolo al tavolo dopo un anno dall’emanazione del DM del MEF 2023. A ciò aggiungiamo che l’amministrazione ha quasi preteso la firma a scatola chiusa dell’impianto costruito.
In merito al CCNI e alle risorse da destinare alle specifiche indennità previste. L’amministrazione ha rassicurato che il FRD non sarà intaccato dallo stock delle risorse da destinarsi alle stesse spacchettandole in modo proporzionato. L’impianto presentato non ci soddisfa… e nutriamo dubbi che sia proporzionato e a costo zero! La matematica non è una semplice opinione…
Pur comprendendo lo sforzo fatto … non digeriamo ancora la “fioritura” di indennità al MEF che rischiano di essere del tutto superflue… e che oltretutto cozzano tra di loro! Non si può neanche assistere a personale che colleziona e collaziona indennità di vario titolo senza alcun criterio trasparente e logico!
Riteniamo opportuno, per una questione di equità, di erogare le risorse per uscire da una visione che acclara che al Mef ci sono uffici “asso pigliatutto” oppure “romano-centrici”!
Non è il momento di fare regalie soltanto per alcuni lavoratori mentre altri rischiano di vedere erosa la propria quota spettante di FRD. Soprattutto alla luce degli incrementi inesistenti dal prossimo rinnovo contrattuale.
Non è il momento di fare regalie solo per alcuni lavoratori mentre altri rischiano di vedere erosa la propria quota spettante di FRD. Soprattutto alla luce degli incrementi inesistenti dal prossimo rinnovo contrattuale.
Comunque, ci risulta di difficile comprensione che al crescere delle risorse possa aumentare la quota pro-capite… se non si tiene conto che la quota va a diminuire per il semplice fatto che è cresciuto il numero dei neoassunti.
Assistiamo, inoltre, ad alcune indennità della sicurezza che sarebbero erogate addirittura verso i preposti??? Noi non ci stiamo!
Dobbiamo limare sempre più le varie assegnazioni e riuscire a smussare le eventuali discriminazioni che impatteranno inevitabilmente e negativamente su una parte del personale che rischia sempre di rimanere fuori dai giochi e al palo!
Ci si aspettava maggiore trasparenza ma al momento è solo una sorta di trasparenza opaco-satinata.
Notiamo, invece, che finalmente sono state date le prime indicazioni per il 2024 riguardo alle prossime Progressioni Economiche Orizzontali che interesserà circa 5.000 unità di personale e che premierà un totale di beneficiari pari a 2.900 unità. Ma attendiamo gli approfondimenti sulla materia tanto a cuore dei dipendenti.
Ci sarà un prossimo incontro da schedularsi, a breve, sul CCNI e speriamo che in quell’occasione si avranno degli aggiuntivi elementi utili e si riuscirà ad avere una “quadra condivisa” per i vari interessati degli aventi diritto delle variegate indennità. In modo da non scontentare nessuno e di tenere conto del confronto costruttivo avutosi al tavolo e delle proposte sensate, che solitamente, portiamo avanti da sempre in solitaria.
Rimaniamo in attesa delle tante risposte sul tema del CCNI, e che dovranno riguardare prossimamente anche il Welfare e l’orario di lavoro.
Insomma tanta roba e tanta carne al fuoco… speriamo che ci sia per tutti e che non si spenga il fuoco alla prima folata di vento… e quindi da ultimo che la bozza venga rivista adeguatamente!
Roma 01 luglio 2024
Il Coordinamento