Rinnovo contrattuale & CCNI: “BELLI… CIAO!”

Riteniamo corretto rimarcare tornare ad affrontare alcune questioni importanti per i lavoratori che rappresentiamo. È oramai assodato l’impoverimento della busta paga dei dipendenti pubblici.

L’inflazione corre molto più veloce degli stipendi. Il caro vita causato dalla crisi energetica e dal conseguente aumento dei prezzi di tantissimi prodotti, di uso quotidiano, incide pesantemente sul potere d’acquisto. Gli incrementi stipendiali sono saliti ai minimi termini e i rinnovi contrattuali non riescono a tenere il passo dell’inflazione, senza tener conto che ancora non abbiamo il rinnovo contrattuale già scaduto dal 2021.

A fronte di una situazione di crisi economica acclarata a livello europeo, la proposta di rinnovo contrattuale pervenuta, con le direttive annesse, è veramente insufficiente, imbarazzate e umiliante per il lavoratore… da rispedire al mittente senza sé e senza ma!

Anzi alcuni atti di indirizzo vanno oltre l’impensabile. Arrivano ad affermare che, addirittura, la valutazione del personale sia da considerare in mano al solo dirigente di turno… che farà il bello e il cattivo tempo… in un clima della serie… ”state buoni, zitti e ubbidite altrimenti vedrete cosa vi succederà”.

Ricordiamo che dalla proposta pervenuta, dal favoloso mondo di Zangrillandia, si riporta che la valutazione indicherà: chi sarà premiato e chi farà le progressioni economiche! E gli altri? Si fa presto a rispondere: saranno fuori e ancora al palo con il rischio anche del licenziamento.

Ci manca solo che, come in un vecchio film, ci siano dissidenti portati al confino… magari ora lo si farà con un interpello!

Ci preoccupiamo sempre più del rischio di dover assistere alla fine del pubblico impiego cercando di piegare tutti alla volontà del potere con il ricatto di pochi.

Altro tema, la proliferazione di incarichi dirigenziali e di Direzioni generali che si duplicano come le scatole cinesi. Strano… lì i soldi si trovano sempre!

Speriamo che con la prossima Legge di Bilancio le eminenze grigie si rendano conto delle ristrettezze dei dipendenti pubblici che non al passo con quelli europei tenuto conto della popolazione e del costo della vita per ogni Paese.

Inoltre, si propone da Zangrillandia di incentivare le ore di straordinario … diminuendo i capitoli di bilancio che dovrebbero finanziarli … vi domanderete ma come? Presto detto sottraendo il FRD. A costo zero o come tanto piace a invarianza finanziaria ma sulle tasche dei lavoratori.

Ma la cosa che ci fa paura è leggere riguardo il CCNI del MEF, da qualcuno, che dovrebbe stare dalla parte dei lavoratori (non sappiamo se in questa circostanza abbia la delega) che i fondi pro-capite per il lavoratore del MEF sono invece aumentati… Non sappiamo come faccia i conti a casa… ma certo qualche dubbio ci viene!!!

Infatti, le risorse che confluirebbero nel FRD del MEF, derivanti dalle cessazioni, per la nostra O.S, dovrebbero essere destinate a rifinanziare le eventuali progressioni economiche. Invece al MEF con il CCNI vorrebbero finanziare (con i soldi di tutti i lavoratori) le indennità destinate a pochi eletti. Noi non ci stiamo!

Questi soldi potrebbero dare un po’ di respiro a tutto il personale ed essere utilizzati in attesa di un rinnovo contrattuale… ma che sia serio e/o per rifinanziare le progressioni economiche.

Se pure facessimo finta che fosse vero quello che affermano certi soggetti sindacali (sempre con delega) ciò non può mai esserlo! In quanto a fronte di 3 milioni di euro proposti da destinare a tali indennità (a budget fisso) come può il resto dei dipendenti non perdere neanche un centesimo? Ciò significa solo che ci potrebbero essere 3 milioni in più da distribuire al personale e/o per le progressioni economiche … e invece cosa hanno scelto i paladini de noantri? Di lasciarle come regalie all’amministrazione.

Si vedono aumentare di oltre 550.000 euro le indennità di turni/reperibilità/servizio automobilistico. Per la nostra O.S. il limite deve essere fissato ai già, circa, 2,1 milioni di euro, compreso qualsiasi altra voce si voglia creare, che prima, però, era ricompresa in questa fattispecie di indennità (addetti alle segreterie).

Noi a questi giochetti non ci stiamo!!! E i conti li sappiamo fare… stiamo dalla parte dei lavoratori e non ci piegheremo orgogliosamente mai come un dissidente. Pronti a intraprendere le iniziative opportune congiuntamente con il personale!

Roma, 26 giugno 2024

Il Coordinamento

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